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Castellammare: mobbing in capitaneria, le Rsu scrivono all’ammiraglio

All’Ammiraglio Domenico Picone

Tramite e p.c. Comando Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia

Oggetto: Segnalazione attività di mobbing del Comandante della Capitaneria di C/mare nei confronti del personale civile e militare della stessa struttura

Premesso che

il comandante della Capitaneria di Porto di C/mare di Stabia  ha disposto, al piantone di guardia all’ingresso della Capitaneria, in dispregio alla legge , a  guisa di polizia giudiziaria,  di procedere alla rilevazione e controllo in maniera occulta e riservata delle uscite del personale civile , in aggiunta a quanto legittimamente rilevato elettronicamente dalla apposita strumentazione in dotazione alla struttura attraverso l’utilizzo del badge.

Tale disposizione , compromette irrimediabilmente la serenità dell’ambiente di lavoro , e  delle relazioni interpersonali  fondate sui principi di solidarietà, trasparenza, cooperazione e rispetto, nonché rileva il palese contrasto con gli obblighi, in capo al citato comandante, di tutela della salute , dignità e professionalità dei lavoratori civili  della  Capitaneria .

Considerato che

Il  Regolamento del Comitato Paritetico sul fenomeno del mobbing per il personale civile dirigente e non dirigente del Ministero della Difesa, istituito con D.M. 18 gennaio 2008 in attuazione del CCNL del personale dirigente dell’Area 1 2002/2005 e del CCNL del personale del Comparto Ministeri 2002/2005, all’art. 1 recita : ” Per Mobbing si intende una forma di violenza morale o psichica nell’ambito del contesto lavorativo attuata dal datore di lavoro o da dipendenti nei confronti di altro personale. Esso è caratterizzato da una serie di atti, atteggiamenti o comportamenti diversi e ripetuti nel tempo in modo sistematico ed abituale aventi connotazioni aggressive, denigratorie o vessatorie tali da comportare un’afflizione idonea a compromettere la salute e/o la professionalità e la dignità del dipendente sul luogo di lavoro, fino all’ipotesi di escluderlo dallo stesso contesto di lavoro.

Che l’articolo 3 dello statuto dei lavoratori recita testualmente:” I nominativi e le mansioni specifiche del personale addetto alla vigilanza dell’attività lavorativa debbono essere comunicati ai lavoratori interessati”.

Ciò premesso e considerato

il sottoscritto Carlo CARRILLO, nella qualità di rappresentante dei lavoratori eletto nella R.S.U. aziendale, ravvisando inoltre nella specie , un atteggiamento antisindacale nei confronti della scrivente rappresentanza, oltre che intimidatorio nei confronti del personale tutto, giacché impedito perfino a dialogare con altri dipendenti nell’atrio della capitaneria, nell’esercitare la funzione da parte del personale nell’area adiacente la struttura, meglio specificata l’azione nell’ambito portuale etc etc con la presente

INVITA

la S.V.I. ad inoltrare la segnalazione agli organi competenti della disposizione impartita dal Comandante della Capitaneria di Porto e, di rilevazione delle presenze e delle uscite del personale, effettuate come polizia giudiziaria , tracimando dalle proprie competenze di capo del personale , che per norme contrattuali gode di altri strumenti, elettronici etc. all’uopo predisposti dal CCNL dei Ministeriali, oltre che dall’obbligo di stabilirne i metodi attraverso la contrattazione decentrata con le rappresentanze sindacali aziendali.

Carlo Carrillo

Rappresentante Sindacale RSU

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