Morgan De Sanctis: il migliore degli azzurri, salva il risultato in almeno tre occasioni. Dopo alcune prestazioni non proprio brillantissime, su tutte la partita con lo Steaua Bucarest, il portierone azzurro decide di chiudere la saracinesca proprio a Catania. Per fortuna del Napoli, infatti i partenopei escono imbattuti dal “Massimino” grazie alle prodezze del suo estremo difensore. Quasi imparabile il gol del pareggio etneo.
Edinson Cavani: spesso tocca pochi palloni, ma quando riesce a calciare a rete, quasi sempre, centra il bersaglio. Il suo costante movimento in attacco crea tante difficoltà a qualsiasi difesa e anche contro il Catania conferma le sue doti peculiari. Nelle poche azioni offensive costruite dal Napoli, Cavani riesce sempre a farsi trovare pronto, tant’è che realizza il gol dell’illusorio vantaggio e spreca, allo scadere dei tempi regolamentari, il gol che avrebbe regalato i tre punti. Determinante.
Paolo Cannavaro: al 93’ minuto perde la testa e si fa espellere dall’arbitro. Peccato, perché, Paolo, fino a quel momento, aveva disputato un’ottima partita, francobollando lo “spauracchio” Maxi Lopez, senza fargli mai toccare palla. La sua espulsione, purtroppo, lo costringerà a saltare il big-match di lunedì prossimo contro il diavolo rossonero, e per Mazzarri sarà davvero complicato sostituite il capitano azzurro.
OUT
Marek Hamsik: se non fosse per gli accadimenti di cronaca nera che stanno monopolizzando l’attenzione dei telespettatori in questo periodo, potremmo chiamare la trasmissione “Chi l’ha visto” per trovare qualcuno abbia visto Hamsik al “Massimino”. Praticamente un “ectoplasma” per tutti i 90 minuti, Marek sbaglia anche i passaggi più elementari. Meritevole di una sostituzione, Mazzarri lo grazia e gli lascia giocare tutti i 90 minuti.
Cristian Maggio: è parecchio che non riesce a disputare una gara secondo gli standard a cui ci aveva abituato. Non si vedono più le sue galoppate lungo la fascia destra e quando viene chiamato a questo compito non riesce a stoppare i palloni a lui diretti. Gli esterni azzurri, a causa dello schieramento tattico, percorrono tantissimi chilometri durante le partite e quindi è comprensibile qualche calo atletico. Purtroppo però nella rosa attuale del Napoli mancano le alternative per questo ruolo.
Camilo Zuniga: Mazzarri lo fa entrare al posto di Dossena per fargli tenere a bada lo scatenato Gomez e i risultati si vedono dopo solo pochi minuti. Diagonale sbagliata del colombiano e rete di Gomez. Che Zuniga sia tatticamente indisciplinato è cosa palese, ma altrettanto palese è che nella rosa del Napoli manchino valide alternative agli esterni del centrocampo azzurro. A gennaio Bigon deve correre ai ripari e portare a Napoli un’alternativa vera che faccia riposare di tanto in tanto Dossena.
Mimmo Lucci