Il Gazzettino vesuviano | IGV

Il Museo Virtuale della Scuola Medica Salernitana partecipa alla VI edizione internazionale delle tecnologie sui Beni Culturali

Il Museo Virtuale della Scuola Medica Salernitana partecipa alla VI edizione del “Lu.Be.C

(Lucca Beni Culturali) 2010”, dibattito internazionale intorno alla filiera beniculturali – turismo –

tecnologia che si terrà il prossimo 21 e 22 ottobre a Lucca.

Nel padiglione riservato al Ministero per i Beni e le Attività Culturali uno spazio sarà

dedicato alle tecnologie usate dalla Soprintendenza BAP di Salerno e Avellino, diretta da Gennaro

Miccio, nella progettazione del Museo di via Mercanti.

Oltre 150 tra relatori ed espositori nazionali ed esteri provenienti dal mondo pubblico e dal

privato si confronteranno tra work shop, incontri ai desk e presentazioni per proporre ed attivare –

attraverso l’analisi di dati, modelli di business e casi realizzati – strategie di intervento ed assi di

collaborazione. Lu.Be.C. 2010 accresciuto negli spazi e nei contenuti affronterà, tra gli altri, le

tematiche della committenza pubblica e del lavoro, argomenti cardine del dibattito internazionale

che insiste sulla necessità di promuovere qualità ed efficienza professionali per rendere realmente

competitivo il settore.

Il Museo si trova nel centro storico di Salerno, l’ingresso è gratuito. E’ un museo senza barriere

destinato anche al pubblico delle persone disabili, nell’ambito del progetto Cassio predisposto dal

Mibac. Il Museo Virtuale nasce dalla trasformazione e dall’ampliamento del Museo Didattico

della Scuola Medica Salernitana, realizzato nel 1993 dalla Soprintendenza.

Nel museo virtuale rivivono, in un racconto coinvolgente e interattivo, essenziale ma rigoroso i temi

e i protagonisti di quella gloriosa pagina che, negli anni immediatamente seguenti al Mille, vide

Salerno al centro del rinascimento scientifico dell’Occidente. Snodo importante di traffici culturali e

commerciali, Salerno, capitale longobarda ben radicata nella cultura classica, raggiunse

nell’elaborazione scientifica espressioni di libertà e di apertura culturale di respiro internazionale.

Exit mobile version