Lunedì 11 ottobre, dopo quasi due settimane di preparazione per raggiungere i numeri utili per poter cominciare (sarebbero serviti sedici consiglieri su trenta) la prima assise di quella che doveva essere a detta di molti “la nuova stagione politica”, sono venuti al comune soltanto due consiglieri: il presidente Raffaele Sentiero e il consigliere Aldo Ruggiero. La crisi ormai è sempre più chiara.
L’opposizione chiede all’unanimità le dimissioni del sindaco Giosuè Starita, data l’impossibilità a governare e a legiferare. Altra ragione di critica da parte delle opposizioni sono i debiti ormai fuori bilancio, che vanno ulteriormente a incidere le povere casse comunali; mentre il programma di governo, che porta paradossalmente la firma dell’attuale opposizione; dato che nel mese di giugno scorso fu approvata dai partiti Pd, SEL, Idv e Federazione della Sinistra, oggi sembra essere soltanto una lista di buoni propositi per un futuro lontano.
La settimana scorsa la maggioranza avrebbe dovuto discutere quindi il riformulo di un bilancio preventivo, argomento del resto già inviato lo scorso primo ottobre. Pertanto non si escludono voci che ipotizzerebbero una volontà precisa a rimandare queste assise per poter arginare attraverso un piano preciso il problema debiti e creditore, che giorno dopo giorno sembrano aumentare senza freno.
Gioacchino Iuzzino