Nel consiglio comunale richiesto dalle opposizioni sull’argo-mento PUC e tenutosi la scorsa settimana, ancora critiche all’azione dell’amministrazione Ricci. Il consigliere del PD Agostino Navarro ha espresso la propria preoccupazione su alcune conseguenze inevitabili che l’approvazione del piano porterà. L’atteggiamento del sindaco è risultato vagamente sospetto poiché si era pronunciato, sempre a detta sempre delle opposizioni, contrario alla convocazione del consiglio comunale, un’assemblea “indispensabile per far conoscere ai cittadini quello che sta succedendo”.
A rispondere è stato il sindaco Salvatore Ricci che ci ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Hanno dichiarato in consiglio comunale che io ho fatto un errore a non andare in Provincia quando mi hanno invitato l’assessore Moccia e l’assessore Casillo. In quella occasione ho declinato l’invito perché non avevo niente da concordare con l’ente sovra comunale perché il PUC dell’ingegner Ferrigni, consegnato dalla mia amministrazione, pubblicato, sottoposto alle osservazioni e per ben due volte adottato, non necessitava di alcuna modifica, non c’era da cambiare niente e nessuno poteva imporre di cambiare qualcosa. Si sta dando clamore al nostro Puc solo perché le opposizioni non riescono a digerire il fatto che la mia amministrazione sia riuscita a completare l’iter di un documento fondamentale per la vita del nostro paese. Il progetto che noi abbiamo adottato segna una doppia soddisfazione per me e per l’amministrazione che guido, in primis per il traguardo raggiunto e successivamente per il fatto che si tratta di un progetto voluto da quegli stessi odierni oppositori che nel 1998 affidarono la progettazione all’ingegner Ferrigni che non ha mai fatto mistero sulle sue simpatie politiche che di certo non collimano con la nostra parte».
Sulla questione relativa ai tempi per vedere definitivamente operativo il nuovo piano il primo cittadino si è così espresso: «I tempi sono legati alla chiusura della conferenza dei servizi che entro fine mese dovrebbe giungere a compimento. Successivamente il piano ritornerà nel civico consesso vollese per la ratifica dell’esito della conferenza. L’ultimo atto sarà un ulteriore passaggio in consiglio provinciale ed il decreto definitivo del presidente della Provincia. Le opposizioni hanno fatto di tutto per ostacolare il buon fine a cui abbiamo portato il Piano Urbanistico Comunale, hanno ripetuto sempre lo stesso ricorso sempre le stesse accuse trite e ritrite, ma la realtà dei fatti è che noi approveremo il PUC e sarà un successo tutto da attribuire alla nostra azione politica».
Marianna Auriemma
La lettera dell’ing. Ferruccio Ferrigni
Egregio direttore, nel dare il resoconto di un convegno sul Puc di Volla, un quotidiano cittadino cita alcuni dati relativi ai nuovi alloggi previsti, alla popolazione futura, alla grande distribuzione, ecc. Dati che mi hanno sconcertato. Sono infatti il redattore del Puc, ne conosco bene i contenuti. E i nuovi alloggi previsti, la popolazione a scadenza, le norme per la distribuzione – di vicinato, media e grande – sono radicalmente diversi da quelli citati nell’articolo. Ritengo quindi utile ed opportuno offrire a Lei, e ai suoi lettori, alcune informazioni sulle vere grandezze del Puc in questione. Il Puc adottato nel 2009 consentiva di realizzare 2.528 nuovi alloggi. Poi, messo in pubblicazione, per effetto dell’accoglimento di alcune osservazioni, la capacità edificatoria è aumentata, fino a 2.968 alloggi. Numeri di gran lunga inferiori ai 4.500 citati nell’articolo. Quanto alla popolazione futura, nel Puc pubblicato veniva stimato che nel 2017 Volla avrebbe ospitato 25.581 abitanti. Nell’edizione modificata a seguito delle osservazioni accolte, la popolazione a scadenza è lievitata a 26.690 abitanti. Sono dati largamente inferiori a quelli citati. Anzi, inferiori anche al limite di popolazione richiesto dai consiglieri di opposizione al momento dell’adozione (max 27.000 abitanti). La grande distribuzione? Nel Siad (lo strumento che integra il Puc e che disciplina le strutture commerciali realizzabili nelle varie zone) la grande distribuzione è esplicitamente esclusa da tutto il territorio comunale. È solo consentita la riconversione a “medie strutture di vendita” di manufatti obsoleti esistenti nelle zone industriali del vigente Piano Regolatore. Un indirizzo esattamente opposto a quello citato nell’articolo. E altrettanto opposta a quella citata è la normativa
del Puc per le industrie inquinanti, di cui si paventa il raddoppio. La manutenzione, infatti, è l’unico intervento consentito, non solo su quelle inquinanti, ma anche su quelle che il PUC classifica “incompatibili con il contesto”. A parte la clamorosa infondatezza dei dati, le critiche “tecniche” a questo Puc costituiscono, per me, una vicenda disperante. I rilievi riportati nell’articolo sono stati infatti formulati più volte. Prima dall’opposizione nella seduta del consiglio comunale che ha adottato il piano, poi ripetuti in un documento consegnato al Comune, quindi ripresi in un esposto fatto pervenire direttamente alla Provincia, infine oggetto di un’interrogazione del consigliere provinciale Capasso. A nulla sono valsi i dati effettivi da me puntualmente illustrati in risposta ad ogni documento, con relazioni scritte. I vari documenti si sono succeduti senza mai contestare i chiarimenti o i dati da me forniti, ripetendo sempre le stesse critiche, usando sempre le stesse parole. Con una differenza, in verità. Ad ogni step sono aumentati i nuovi alloggi e la popolazione che il Puc consentirebbe. Come se fossero giocate all’Enalotto, dove il jackpot cresce ad ogni mancata vincita. Interessato come me, alla diffusione del vero, è anche il collega architetto Sergio Wirz, assessore all’Urbanistica del Comune di Volla, al quale vanno i miei ringraziamenti e la mia gratitudine per le attività istituzionali esperite a sostegno della nuova pianificazione urbanistica che darà certamente un nuovo impulso al Comune di Volla.
Prof. Ing. Ferruccio Ferrigni