Emergenza discariche, ancora disordini a Boscoreale e a Terzigno. Dopo l’ennesima notte di scontri con le forze dell’ordine, in queste ore un folto gruppo di persone sta cercando di occupare il Comune di Boscoreale.
Nove persone sono state fermate dalla polizia nelle ultime ore, ma alcune sono già state rilasciate.
Sono in atto due proteste ai Municipi di Boscoreale e di Terzigno: il comitato “Mamme Vulcaniche” sta cercando di penetrare all’interno del primo per occupare il Comune, lanciando anche sacchetti della spazzatura adesso sparsi nell’ingresso; a Terzigno, invece, alcune persone stanno minacciando di lanciarsi nel vuoto dall’ultimo piano del Municipio.
I disordini sono nati nel momento in cui le forze dell’ordine hanno forzato il blocco del comitato sulla rotonda di Boscoreale. Secondo alcune testimonianze la polizia ha individuato all’interno del presidio di oltre 100 persone diversi uomini che hanno reagito in malo modo. Una volta rimosso il sit-in sono passati in direzione della discarica circa 50 camion che erano in attesa di sversare. E’ stato allora che le donne del comitato si sono dirette verso il Municipio per tentare di occuparlo.
Nel bilancio della notte di disordini a Terzigno, oltre ai cinque arresti di dimostranti, vanno aggiunti due autocompattatori dati alle fiamme, mentre sono rimasti feriti due poliziotti e due finanzieri. I quattro operatori di polizia sono stati accompagnati all’Ospedale Santa Maria della Pietà di Nola e dopo essere stati medicati sono stati giudicati tutti guaribili tra i 5 ed i 10 giorni. Nella mattinata un sesto dimostrante è stato arrestato mentre lanciava una pietra contro un autocompattatore mentre sversava la spazzatura.
Sono state, inoltre, sequestrate 3 grosse pietre laviche. Nel corso dell’intervento sono stati raccolti e messi in sicurezza e sequestrati ordigni ad elevata potenzialità costituiti da un artificio pirotecnico collegato ad una miccia e fissato con nastro adesivo a due bombolette di gas infiammabile.
Durante gli scontri è stata distrutta anche una telecamera di una troupe di una tv francese che stava documentando la situazione a Boscoreale. I cinque dimostranti arrestati durante gli scontri a Terzigno sono accusati di violenza e resistenza pluriaggravata a pubblico ufficiale. Uno degli indagati deve rispondere anche di detenzione e porto abusivo di esplosivi. Gli arresti sono stati eseguiti dal commissariato di Poggioreale e dalla Guardia di finanza del Nucleo “pronto impiego”. Gli arrestati sono Tommaso Ranieri, 19enne di Terzigno, Andrea Ambrosio, 19enne di Terzigno, Raffaele Vittorio Ardizio, 19enne di Trecase, Angelo Prisco, 57enne di Terzigno e Domenico Corcione, 20enne di Boscotrecase, in quanto ritenuti responsabili in concorso tra loro di violenza e resistenza pluriaggravata a pubblico ufficiale. Tommaso Ranieri è chiamato a rispondere inoltre di detenzione e porto abusivo di esplosivi. Nella borsa di Prisco è stato rinvenuto e sequestrato un pesante bullone di metallo.
Un altro dimostrante, dopo i cinque della scorsa notte, è stato arrestato stamattina dalla polizia. E’ stato sorpreso mentre lanciava un sasso contro un autocompattatore in uscita dalla discarica Sari di Terzigno. Continua il presidio di centinaia di dimostranti nelle strade di accesso alla discarica. L’intera zona e’ presidiata da polizia e carabinieri in assetto antisommossa.
“Basta parlare di tafferugli, questa è una guerriglia”. E’ quanto ha dichiarato il questore di Napoli, Santi Giuffrè, intervenuto su Radio 24 per parlare dell’emergenza rifiuti in Campania. “Abbiamo cinque arresti, tre feriti tra le forze dell’ordine e un’altra notte pesante alle spalle – ha detto Giuffrè – Abbiamo dovuto fronteggiare una situazione diventata impossibile. Siamo stati oggetto di ripetuti lanci di pietre e abbiamo dovuto riconquistare il territorio di Terzigno”.
Sui manifestanti il questore ha aggiunto: “Si è parlato tanto di donne e bambini o di invalidi. Certamente stanotte quando e’ iniziata la fitta sassaiola, le donne sono andate via. C’è un’organizzazione che gestisce quantomeno i tempi, la fase militare degli attacchi alle forze dell’ordine’. Non sono solo tafferugli sono autentiche barricate che stiamo rimuovendo con le pale dei Vigili del Fuoco. La parola tafferugli, con ripetuti feriti e con ordigni che continuano a essere ritrovati come stanotte, è un po’ riduttiva. Meglio cominciare a chiamare le cose col loro nome: questa è una guerriglia”.
In 5 ore nella discarica Sari di Terzigno hanno sversato rifiuti 67 autocompattatori. Permangono davanti alla discarica i presidi dei manifestanti che non vogliono l’apertura di un secondo sito a Terzigno. La tensione è ancora molto forte dopo gli scontri avvenuti la scorsa notte.
GS
VIAN