Non riesce ancora a vincere questo Sant’Antonio Abate, nemmeno dopo l’esonero del tanto contestato Rogazzo. Con l’arrivo del nuovo tecnico Pasquale Esposito, non cambia il risultato per i giallorossi, che vengono sconfitti per due reti a zero da un ottimo Pomigliano in poco più di un quarto d’ora.
Cambia l’allenatore ma non la sostanza dei fatti, verrebbe da dire. Tuttavia domenica scorsa gli abatesi sono apparsi più concentrati del solito, anche se guardando il risultato non si direbbe.
Il nuovo mister Esposito, rivoluziona il modulo di gioco usato da Rogazzo, e schiera un 4-5-1 con Comentale tra i pali, Liguori, Conte, Manzo e D’Aniello in difesa, Bencardino, Russo, Temponi e Circiello, con Solimene proiettato in avanti, sulla mediana di centrocampo, e Siano come unica punta.
Il Pomigliano risponde con un 4-3-3: Pollizzi in porta, Lomasto, Baylon, Scognamiglio e Migliore in difesa, Ciotti, D’Imporzano e Ausiello a centrocampo, e Guadagno e Lupico in attacco, con Auricchio più avanzato.
A fare la partita sono i padroni di casa, che passano subito in vantaggio al 7’ del primo tempo: dopo un rinvio sbagliato di Comentale, Ciotti prende palla alla trequarti e la spedisce a Lupico, che con un piatto destro batte il portiere abatese.
Nemmeno il tempo di disperarsi per un rinvio errato, che nove minuti dopo il Sant’Antonio commette un’altra ingenuità difensiva: Auricchio si libera di un difensore in area di rigore, supera il portiere e viene messo giù da Manzo. L’arbitro De Pasquale della sezione di Marsala decreta la massima punizione, che viene trasformata dallo stesso Auricchio.
Gli ospiti si vedono soltanto alla mezz’ora, prima con un destro a giro di Russo, finito a lato, e poi con un gran tiro di Solimene da fuori area, che sfiora il palo.
Al 37’ arriva, però, il vero colpo del ko per i giallorossi: il giovane Liguori commette un brutto ed inutile fallo a centrocampo ai danni di Guadagno, e si becca il rosso diretto, dovendo così lasciare i propri compagni in dieci per i prossimi sessanta minuti della partita.
Nella ripresa si vede un Sant’Antonio più reattivo, ma l’inferiorità numerica si fa sentire, e il Pomigliano controlla il risultato senza particolari preoccupazioni.
Altri punti persi, invece, per il Sant’Antonio Abate, che attualmente occupa le ultime posizioni del girone H, con soli sette punti in sette giornate di campionato.
Considerando, però, che il nuovo tecnico Esposito è arrivato solo martedì scorso, e che durante questa settimana ha provato un nuovo schema di gioco, che ha poi utilizzato contro il Pomigliano, quella degli abatesi non è una partita completamente da buttare, e lo stesso mister Esposito ne analizza sia gli aspetti negativi che positivi.
Secondo l’allenatore, c’è da migliorare sia sul piano difensivo, che su quello offensivo, considerato che, nemmeno contro il Pomigliano, gli attaccanti abatesi hanno dimostrato il loro valore, e sono stati poco presenti nelle giocate della squadra.
Un importante aspetto positivo è, però, che i ragazzi ha nno finalmente mostrato quel carattere che non si vedeva da un po’ di tempo tra le file giallorosse.
Non c’è, dunque, da disperarsi in casa Sant’Antonio, e i ragazzi di Esposito potranno subito rifarsi domenica prossima, contro la Boville Ernica, una delle squadre che più sta facendo bene in questo inizio di campionato. Il nuovo tecnico giocherà per la prima volta tra le mura amiche dello stadio Comunale “Vigilante Varone” , dove si troverà di fronte una tifoseria calorosa, ma esigente.
Di certo non vorrà steccare la prima d’avanti al pubblico di casa, e preparerà al meglio la sfida durante questa sua seconda settimana di lavoro.
I tifosi hanno aperto con l’arrivo di Esposito un nuovo ciclo, e certamente non vogliono che inizi o, peggio ancora, che si concluda come quello precedente con l’ex Antonio Rogazzo, persona umanamente disponibile e corretta, ma assai criticata dal punto di vista tecnico.
Sant’Antonio Abate è una piazza che dà molto alla squadra con il suo sostegno ogni domenica, ma pretende di ricevere lo stesso da chi indossa la maglia con i colori che qui si amano.
Feliciana Mascolo