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Il Comune di Gragnano rischia la Commissione d’Accesso

La Commissione d’Accesso a Gragnano? È più di una semplice indiscrezione. Dalla Prefettura al momento affermano che fino a ieri “non è stato firmato alcun provvedimento” in tal senso, ma non negano che ciò possa avvenire nelle prossime ore, nei prossimi giorni o, come avvenuto a Castellammare all’indomani dell’omicidio del consigliere Tommasino, nei prossimi mesi. Il pool di ispettori prefettizi potrebbe raggiungere Gragnano per capire se ci siano stati condizionamenti nelle attività amministrative da parte del clan Di Martino-Afeltra. «Il consiglio comunale si prenda le sue responsabilità – commenta Franco Zagaroli, consigliere di opposizione ed ex sindaco gragnanese – evitando alla città la possibilità che possa arrivare il commissariamento». Dalle indagini condotte dalla Dda di Napoli sono emersi particolari agghiaccianti. Dall’intercettazione ambientale di alcune conversazioni tra Fabio Di Martino ed il padre Leonardo “o’lione”, il giovane spiega al padre come era stato truccato l’esito del voto, riferendosi anche alla vicenda che vede implicati alcuni parenti del presidente del consiglio comunale Giuseppe Coticelli, inquisiti dopo l’arresto per presunti brogli elettorali. Dalle discussioni, viene fuori anche il nome dell’ex sindaco di Gragnano: «Ma come li prendeva tanti voti? Quello sto fatto lo mise in mezzo Michele Serrapica. Lo faceva lui, il fatto di queste schede…l’hai imparato da Michele». Lo stesso Serrapica smentisce, però, il suo coinvolgimento: «Una simile situazione era già emersa nel 2002, all’epoca dell’invio al Comune di Gragnano della commissione d’accesso prefettizia. Allora riuscì a dimostrare l’infondatezza della segnalazione di una mia presunta conversazione. Per quella segnalazione infondata vi furono anche dei trasferimenti ai vertici delle forze dell’ordine».

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