Il Pdl non si ferma davanti a nulla: la cava Vitiello diventerà una discarica. Questo è il responso della riunione tenutasi a Roma tra il presidente della Provincia, Luigi Cesaro, con il presidente e l’assessore all’Ambiente della Regione Campania, Stefano Caldoro e Giovanni Romano, il presidente della provincia di Salerno Cirielli e con i parlamentari campani del Pdl. Alla riunione sono stati presenti anche i sindaci di Boscoreale e Terzigno, Gennaro Langella e Domenico Auricchio, che sono ancora nella Capitale: pretendono di essere ricevuti dal premier Silvio Berlusconi. «Da qui non ce ne andremo finché il Presidente non ci riceverà – commenta Auricchio da Roma – noi sindaci siamo pronti a fare la lotta e io, personalmente, se non avrò risposte, andrò contro Berlusconi e la Regione che ci hanno abbandonati. Sono molto preoccupato per ciò che potrà succedere stanotte ai presidi». Nel frattempo, Langella ha rassegnato le sue dimissioni dal Pdl: «Non posso essere complice di una scelta così scellerata e grave. Si è badato solo all’immagine. Non si può penalizzare una comunità, come quella vesuviana, che ha contribuito ad eleggere questi parlamentari e questi vertici regionali e provinciali. Questa è una scelta scellerata, grave e pericolosa sia per la salute della popolazione vesuviana, sia per l’ordine pubblico».
Cesaro se l’è presa con i “colleghi” presidenti della altre province campane: «Il costante richiamo alla legge della Protezione Civile e l’atteggiamento di estrema chiusura e miopia registrato dalle altre Province campane è stato decisivo nell’adozione di questa decisione, che io ho sempre considerato come l’ultima spiaggia. Il piano alternativo che era stato elaborato prevedeva di conferire i rifiuti oltre che nella provincia di Napoli, grazie all’ampliamento della discarica esistente, anche in piccole quantità e per un periodo di medio termine nelle province adiacenti. Questo perché nell’impianto di Acerra oggi, ed in quello di Napoli est domani, sono e sarebbero stati bruciati rifiuti provenienti anche da altre province. A tal proposito mi domando se è giusto a questo punto che l’impianto di termovalorizzazione di Acerra continui ad accettare rifiuti da tutta la Campania». Il pensiero del presidente della provincia di Napoli va ai manifestanti: «Sono molto preoccupato dalla risposta del territorio e rivolgo a tutti, manifestanti e forze dell’ordine, un appello accorato per evitare dure contrapposizioni».
La notizia è stata accolta con molte proteste. Sulla rotonda di via Panoramica che porta ad uno degli ingressi della discarica Sari sono accorsi molti residenti dei comuni vesuviani. Già in fiamme diverse auto, roghi ovunque per bloccare gli autocompattatori. In fiamme anche alcuni scarrabili. Si preannuncia una notte di duri scontri, con i manifestanti che avrebbero addirittura sequestrato un camion per il trasporto di carburante.