Forse «siamo pronti a lasciare» ha un po’ stufato i tifosi, i quali ringraziano sempre per gli enormi sacrifici fatti dai Presidenti, però ai loro occhi sembra che i dirigenti cerchino più una scusa per andarsene, che restare e combattere. Certo, questo porta solo a mettere sotto pressione la squadra, che sta cercando di venir in qualche modo fuori da questa delicata situazione. Qunidi per il bene della Juve Stabia bisogna evitare questi screzi. Il presidente Manniello dovrebbe essere meno istintivo e vulcanico, mentre i tifosi “mormoratori” dovrebbero semplicemente ricordare che la Juve Stabia si trova in Prima Divisione per merito di questa società, ed è giusto contestare ma non bisogna offendere.
Per quanto riguarda la squadra, certo il morale non è alle stelle dopo la sconfitta interna contro il Gela. I veterani cercano di motivare quei “giovincelli” che per la prima volta affrontano un campionato di Lega Pro. Molto ci si aspetta dal capitan Maury e dal “Re” Giorgio Corona, i quali saranno indispensabili per aiutare mister Braglia ad uscire da questa situazione. Certo l’acquisto di Scogliamiglio è un inizio per voltare pagina. Il tecnico non è in discussione, ma d’ora in poi non ci saranno più attenuanti perchè la società ha messo a disposizione di Braglia una squadra certamente di valore che possa assicurarsi la salvezza. Quindi nessuno più avrà il posto titolare assicurato, tutti dovranno sudare e meritare una maglia da titolare. A partire da domenica, quando ci sarà la trasferta in Puglia contro l’Andria BAT.
Quasi sicuramente ad Andria ci sarà il debutto proprio di Scogliamiglio, vista la perdurante assenza di Molinari. Il difensore nativo di Gragnano, arrivato ad inizio settimana, si è presentato così: «Non vedevo l’ora che arrivasse questo momento. Darò tutto me stesso per la squadra, ho voluto fortemente questa maglia e fortemente voglio conquistare la riconferma per la prossima stagione. Per me è un sogno, perchè da piccolo seguivo le sorti della Juve Stabia dalla Curva Sud».
Antonino De Simone