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Da oggi nell’auditorium Oscar Niemeyer i colloqui internazionali del Ravello Lab

Le politiche urbane tra sviluppo economico e inclusione sociale, le industrie creative e la crescita territoriale, i modelli e le competenze per un nuovo approccio tra cultura e sviluppo sono gli argomenti al centro dei colloqui internazionali del Ravello Lab che da domani e fino a sabato si svolgeranno nell’auditorium Oscar Niemeyer. Un’opera, quella dell’architetto brasiliano, che associa cultura, arte e creatività ed in cui si discuterà di sviluppo e inclusione sociale attraverso il concetto globale di cultura che è al centro della V edizione di Ravello Lab. L’iniziativa, che si va affermando come originale modello di incontro e confronto internazionale sul fronte delle politiche culturali europee, attraverso il tema “Lo sviluppo guidato dalla cultura: creatività, crescita, inclusione sociale. Le politiche urbane per la competitività territoriale” porrà al centro del dibattito proprio il rapporto tra città e cultura, analizzandone le potenzialità, in termini di sviluppo economico e di competitività. Proprio perché è la cultura uno dei fattori su cui puntare per uscire con rinnovato vigore dalla crisi e contribuire all’identificazione di nuovi modelli di crescita sostenibile.

Il forum europeo, al via da oggi 21 ottobre a Ravello e promosso da Federculture, Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali e FormezItalia, oltre a identificare attraverso il confronto modelli di crescita su cui puntare per il futuro, si pone l’obiettivo di contribuire alla definizione di nuovi percorsi di sviluppo centrati proprio sull’economia della conoscenza, sulla crescita territoriale e sulle politiche di coesione. A Ravello, al centro della riflessione, ci sarà proprio quel legame virtuoso tra cultura e sviluppo che alcuni paesi a noi vicini, seppur alle prese con una politica di rigore della spesa pubblica, considerano fondamentale in termini di crescita e progresso.

Questa convinzione, che si sta affermando in Europa sia a livello comunitario sia nei governi dei maggiori paesi dell’Unione – con Regno Unito e Germania in prima fila dove è ben chiara la percezione delle potenzialità di crescita del settore culturale – contrasta con quanto avviene nel nostro paese in cui permane invece una logica basata essenzialmente sui tagli e sulle misure di contenimento della spesa, necessarie per gli equilibri di finanza pubblica ma eccessivamente penalizzanti per un settore, quale quello culturale, che rientra da sempre tra gli asset strategici.

La giornata di oggi, 21 ottobre, si aprirà con gli interventi del Sindaco di Ravello, Paolo Imperato, del Presidente Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali, Alfonso Andria, del Presidente Formez Italia, Secondo Amalfitano, del Presidente Federculture, Roberto Grossi, del Presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli, del Vice Presidente della Regione Campania, Giuseppe De Mita.

Agli interventi di Fabrizio Marcucci (Direzione per l’Inclusione e i Diritti Sociali e la r.s.i., Ministero del Lavoro) e dell’Ambasciatore del Belgio a Roma, Jan De Bock, seguirà la Lectio Magistralis di Cesare de Florio La Rocca. “I Ragazzi dell’Axé – L’educazione dei ‘meninos de rua’” sarà il tema dell’intervento dell’avvocato ed educatore fiorentino, che con l’organizzazione no-profit “Projeto Axè”, nata nel 1990 a Salvador, Bahia (Brasile), punta, attraverso la pedagogia del Desiderio, al recupero di bambini e ragazzi di strada, esclusi dalla vita sociale. Un esempio di come la cultura può favorire l’inclusione sociale. Punto di forza del progetto è l’ArteEducazione, ovvero l’educazione del bambino attraverso la danza, la capoeira, la musica, il disegno di moda e le arti visuali. L’arte si mostra, quindi il bambino impara a mostrarsi: in sostanza, l’arte rende visibile ciò che prima era invisibile alla società (il bambino di strada). Molti di questi ragazzi diventano artisti straordinari – hanno già avuto opportunità di esibirsi all’estero, ed in particolare quest’anno hanno suonato e danzato sui palchi del Festival Umbria Jazz, accompagnati dall’amica Fiorella Mannoia

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