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L’emergenza discarica domani in Consiglio dei Ministri. Proseguono i disordini a Boscoreale e Terzigno

Il Consiglio dei Ministri discuterà domani il problema della seconda discarica di Terzigno. Ad affermarlo il sindaco Domenico Auricchio al termine di un primo incontro con il premier Silvio Berlusconi a Roma.

Proseguono intanto i disordini a ridosso della discarica. Centinaia di dimostranti pochi minuti fa hanno assalito decine di auto compattatori diretti alla discarica nei pressi della rotonda di via Panoramica.

Cinque autocompattatori sono stati dati alle fiamme dopo che centinaia di manifestanti li hanno accerchiati. Anche un’automobile “civetta” delle forze dell’ordine sarebbe stata incendiata. Sassaiole, scontri e roghi: scene di guerra a Boscoreale e Terzigno.

La polizia ha poi rimosso un blocco stradale che era stato attuato dai manifestanti in via Passanti a Boscoreale. La zona limitrofa alla discarica Sari di Terzigno è controllata da un elicottero della polizia che sorvola l’area in cui nelle ultime ore si sono registrati scontri con i manifestanti. La tensione è sempre alta. In tarda mattinata alcuni mezzi delle forze dell’ordine, compresa una camionetta dell’esercito, sono stati oggetto di contestazioni. I cittadini, radunati nella piazza del Comune di Boscoreale, hanno inoltre inveito gridando slogan contro la discarica. Al sindaco Gennaro Langella è toccato mediare con i militari che poco dopo hanno lasciato la piazza del Comune.

Si è appena conclusa la riunione tra tutti i rappresentanti dei gruppi politici presenti in consiglio comunale, convocata d’urgenza dal sindaco Gennaro Langella per esaminare la grave situazione di ordine e sicurezza pubblica che si è generata sul territorio comunale dopo la notizia dell’apertura della seconda discarica rifiuti in cava Vitiello, nel Parco Nazionale del Vesuvio.

Dopo un serrato confronto le forze politiche unanimemente hanno prodotto il seguente documento: “Distanza dai pochi facinorosi che devono essere individuati e isolati anche e soprattutto per opera delle forze dell’ordine. Rispetto del diritto costituzionalmente garantito dei cittadini ad esprimere civilmente e pacificamente il proprio dissenso. Ogni atto di violenza ingiustificato ai danni della cittadinanza verrà formalmente denunciato.  Chiediamo il rispetto della legge da parte di tutti”.

Intanto nel mentre era in corso la riunione il sindaco Gennaro Langella è stato contattato dal capo della polizia, Antonio Manganelli, il quale, apprese le dichiarazioni del primo cittadino, rese dopo la notizia che lo stesso capo della polizia avrebbe annunciato l’uso della forza per garantire lo sversamento, ha voluto puntualizzare il suo intervento. A proposito, riferisce il Sindaco, Manganelli “Ha fatto il punto sulla situazione dell’ordine pubblico sul territorio, precipitato nelle ultime ore, spiegando che le forze dell’ordine sono composte da servitori dello Stato, sicuramente solidali con la popolazione che sta protestando, che sono tenuti a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica”.

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