La linea verde dell’Apd Pontano prosegue con la crescita di Astuto, Cervo, Davini, ma soprattutto del più giovane Stefano Orefice (classe 1991), protagonista, domenica scorsa, a Soverato (25 punti, 3 palle recuperate ed altrettanti rimbalzi, 2assist, 5 falli subiti). “Sono contento della mia prestazione, inoltre, 25 lunghezze è il mio record personale, ma – commenta – ad essere sincero sono anche un po’ amareggiato perché mi auguravo di abbinarla alla vittoria. Per come s’era messo l’incontro poteva verificarsi, ma purtroppo, siamo calati nel finale. Già di partenza eravamo in pochi per infortuni di diversa natura, poi, nel corso del match né ha avuto uno anche Mele che, però, ha stretto i denti sino al termine”. Anche questa è la forza del team partenopeo: tutti sono pronti a sacrificarsi per la causa. Una mentalità che il play ha già imparato. Per lui questa sarà una stagione rilevante. Dopo l’esplosione in quella passata deve confermare che quei numeri (176 punti complessivi – 7,1 di media – 82 falli subiti, 26 assist, 48 rimbalzi, 34 palle recuperate), sono la normalità e non una piacevole eccezione. “Devo assolutamente ripetermi sia per me sia per la squadra che quest’anno penso abbia più bisogno di me – ribadisce con decisione – Ho tutta la voglia e la possibilità per farlo. Inoltre in questo roster c’è Guglielmo Serazzi che reputo una grande persona oltre che un ottimo giocatore. Un ragazzo da cui posso imparare tanto fuori e dentro del campo. Ciò mi consentirà di migliorare ulteriormente, operazione che devo assolutamente fare”. Gli stimoli, le motivazioni non gli mancano affatto. Basta sentirlo parlare per rendersene conto e lo stesso discorso vale quando gli introduci il tema: Cosenza, prossimo avversario, sabato sera (ore 18.30) al PalaBarbuto. I calabresi sono reduci dal successo esterno di Messina (70–78) ottenuto grazie all’esperienza di Bosco, Alesse, Pate e Ginefra. Sono loro i cestisti di spicco della formazione calabrese che, spesso, ruota in 7. “Noi ce la giocheremo come facciamo con tutti – aggiunge – Ci metteremo il massimo impegno e proveremo a sfruttare il contropiede che è una delle nostre armi migliori. Possiamo sicuramente metterli in difficoltà perché noi siamo abituati a non demoralizzarci nelle situazioni complesse in termini di uomini disponibili”. Dopo aver sfiorato il colpaccio a Soverato, senza Astuto, Notaro e Serazzi ci sono buone chance che il passo in avanti sia compiuto dato che i primi due elementi saranno sicuramente della partita.