Sei persone sono state arrestate ieri mattina a Casola di Napoli per abusivismo edilizio. Proprio nel piccolo Comune dell’hinterland stabiese, dove sono iniziati gli abbattimenti delle case abusive, ieri mattina i carabinieri della stazione di Gragnano, guidati dal maresciallo Sossio Giordano, hanno messo a segno un’importante operazione per la repressione dell’abusivismo edilizio. Durante i controlli anti-abusivismo, sono finiti in manette sei operai della zona. Si tratta di Vincenzo Iovine, 23 anni, gragnanese; Attilio Longobardi, 48 anni, residente a Pompei; Raffaele Oliva, 40 anni, residente a San Marzano sul Sarno (Salerno), tutti già noti alle forze dell’ordine; Giovanni Pentangelo, 26 anni; Sabato Pentangelo, 46 anni; e Francesco Sabatino, 29 anni, tutti residenti a Lettere. I sei operai edili sono stati sorpresi mentre stavano realizzando un manufatto edile totalmente abusivo di 77 metri quadrati a Casola, in un terreno che sorge sul vicolo Chierchia, zona di proprietà di una 67enne casolese. La donna è stata denunciata a piede libero per gli stessi reati, poiché la struttura è stata costruita abusivamente in una zona sottoposta a vincoli paesaggistici. Al manufatto abusivo sono stati posti i sigilli, mentre sono stati sequestrati un motocarro carico di materiale edile vario di proprietà di una ditta edile di Gragnano esecutrice dei lavori. Tutti gli arrestati sono in attesa di rito direttissimo.