Lui è il buono, il puro, il salvatore, il profeta, l’incarnazione del giusto, il protettore del destino del mondo.
Chi gli si oppone è il cattivo, l’affarista, l’utilizzatore ai propri fini personali della città, il ricercatore di poltrone.
La reazione del Sindaco Bobbio nei confronti del manifesto del Mpa è l’ennesima prova lampante di tale confusa forma mentale.
In tale manifesto, con chiarezza,l’ MPA ha reso pubblici i motivi per i quali ha deciso di uscire dalla maggioranza: mancanza di un confronto con le forze che la costituiscono, inconcludenza nell’attuazione del programma elettorale, un sistema personalistico del Sindaco nell’attribuire incarichi e nomine senza alcuna specificazione, tra l’altro, su come intenda retribuire i nuovi tecnici nominati.Ma chi sono questi tecnici? Che qualificazione effettiva offrono? Quali sono i loro curriculum riferiti agli specifici incarichi assegnati? Quali criteri sono stati adottati per la loro selezione?
Informare la collettività su una decisione così importante, offrendone una motivazione concreta, rientra nel dovere di un movimento politico nei confronti dei propri simpatizzanti ed elettori.
Alle nostre tesi, esposte con civiltà e senza alcuna accusa personale al Sindaco, qualsiasi soggetto dotato di una ancorché minima sensibilità politica avrebbe risposto contraddicendoci con fatti e situazioni concrete, mantenuto i toni all’interno di un pacifico scambio di vedute.
Viceversa, il Sindaco, in un evidente delirio espositivo, è entrato in un evidente corto circuito.
O meglio, i fatti, per lui, sono rappresentati dal suo verbo, dalle sue stesse affermazioni.
Continuando di questo passo, prima o poi lo troveremo sull’arenile nel tentativo di separare le acque del golfo, per decongestionare il traffico verso Napoli.
Perché lui è il Messia, il Salvatore, il traghettatore e chiunque vi si opponga è i demonio, il male assoluto.
Il Sindaco Bobbio,in campagna elettorale,assunse l’impegno politico di affidare a Nello Cuomo la funzione di vicesindaco.
Perché ha mancato su un impegno che aveva assunto con chiarezza con i vertici nazionali dell’MPA? Nello Cuomo non gli andava più bene?
Era sufficiente dirlo e chiarirsi,ed oggi Bobbio non sarebbe per l’MPA un personaggio inaffidabile,che non rispetta i patti e non mantiene gli impegni.
Successivamente,quasi a riparare alla mancata parola ed al mancato impegno,Bobbio offrì all’MPA un assessorato importante ma la risposta fu un rifiuto.
L’MPA vuole contribuire alla formulazione di tutta la politica cittadina,cosa che era possibile solo come vicesindaco,carica di sola valenza politica,priva del potere gestionale di un assessorato.
Mpa ha preso atto dell’impossibilità di appoggiare un Sindaco incapace di qualsiasi confronto, che è convinto di non dover rendere conto ad alcuno , che sta riducendo l’azione amministrativa ad un gioco di nomine, e che, soprattutto, è del tutto inconcludente nel realizzare il programma elettorale.
Questi sono i fatti.
Il Sindaco Bobbio è, evidentemente, affascinato dall’immagine del leader al quale ciecamente ubbidire, forse per esperienza e abitudine personale. Per lui, evidentemente, il leader una volta eletto non è più tenuto a rispondere ad alcuno del proprio operato, godendo di una immunità senza limiti.
E per questo il Sindaco Bobbio trova intollerante qualsiasi voce discorde. Lui è il portatore della verità e della conoscenza, l’unico capace di salvare una città, l’eccelso atteso da generazioni. E chiunque tenti di contrastarlo è responsabile dei peggiori mali.
L’esternazione del Sindaco in risposta al nostro manifesto non merita ulteriori precisazioni, rimanendo, peraltro, aperti significativi interrogativi.
Nel suo attacco a base di insulti Bobbio usa il termine franchising,l’MPA rileva che ,nella insipienza delle sue parole ha travalicato i confini della decenza e della correttezza politica.
Se gli argomenti trattati dall’MPA possono aver dato o potranno dare fastidio,il Sindaco è invitato a contestarli,muova i suoi passi sul piano e sul terreno politico,eviti insulti e principalmente,argomentazioni mal poste.
Come Direttivo esprimiamo solidarietà sia a Nello Cuomo e Rosario Cuomo, da un lato, e, dall’altro, siamo solidali ai nostri consiglieri comunali e in modo particolare a Gargiulo che ha rassegnato le proprie dimissioni, testimoniando, in tal senso, quale irrilevante sia il peso che il nostro movimento attribuisce all’occupazione di poltrone.
Rimaniamo in attesa dell’inevitabile scomunica che ci colpirà sicuramente, quando lo stesso Sindaco Bobbio si attribuirà anche tale potere pontificio. E che Dio stia attento: se non è dalla parte di Bobbio o è camorrista o vuole il male della città. Anche Lui rischia parecchio.
Comitato MpA Castellammare di Stabia