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San Giorgio a Cremano: degrado e spazzatura sono ovunque

«Mentre molti Comuni del Napoletano, a cominciare dal capoluogo, stanno soffrendo in queste ore per una rinnovata emergenza rifiuti, non posso che osservare che la città che amministro, San Giorgio a Cremano, è pulita, senza cumuli di spazzatura nelle strade, lontana dalla crisi igienica che stanno vivendo i territori limitrofi. La raccolta da noi viene effettuata regolarmente senza alcun problema». Questo affermava pochi giorni fa il sindaco Domenico Giorgiano sottolineando la “virtuosità” del territorio da lui amministrato. Tutt’altra storia invece raccontano i residenti di via Pagliare e via Cupa Mare. Per loro l’emergenza rifiuti non è mai terminata e la raccolta dei rifiuti è un servizio che vedono svolgere molto raramente, mentre quello di spazzamento, derattizzazione e pulizia delle caditoie non sapevano neanche che esistesse e fosse svolto in città. «Le cartelle esattoriali – spiega una residente – quelle invece ci arrivano puntualissime, anzi anche in notevole anticipo in rispetto agli altri sangiorgesi. Quest’anno io ho già pagato 450 euro  di Tarsu a fronte di un servizio rimozione, spazzamento e pulizia che è sotto gli occhi di tutti». E le  parole della donna sono accompagnate dal mostrare cumuli di rifiuti ammassati in una piazzola a ridosso del ponte autostradale. Nulla è cambiato da quando il 13 febbraio del 2008 l’esercito intervenne per “liberare” l’intero quartiere dall’ammasso di alcune tonnellate di rifiuti e quando, incuranti del baccano provocato dagli automezzi al lavoro, famiglie intere di topolini scorazzavano tra bottiglie e “succulenti” sacchetti di spazzatura. «Quei topolini – ironizza Michele – sono per noi diventati quasi “domestici”. Ogni mattina quando passiamo di qui lì salutiamo per nome. Ma oltre al problema igienico sanitario – aggiunge l’uomo – qui soffriamo anche di quello della sicurezza. L’illuminazione è insufficiente e per alcuni tratti addirittura inesistente. Le rapine sono all’ordine del giorno e non solo di oggetti di valore. Molti ragazzini si sono visti portare via addirittura le scarpe. Qui altro che periferia, siamo proprio un altro mondo». E a non voler sentir parlare di periferia vi è anche il consigliere del Pdl Ciro Di Giacomo, che ha raccolto le istanze degli abitanti e si dice pronto ad andare in prefettura per portare all’attenzione le condizioni del quartiere: «Su numero di questo mese del giornalino del Comune – evidenzia il consigliere – gli amministratori locali si fanno pubblicità parlando dei lavori di riqualificazione di via Cupa Mare. Beh la condizione è ben altra come denunciano anche le foto, bastano quelle a lasciare senza parole. «Quel progetto – commenta Gianni Forte, presidente del comitato civico Cupa Mare – lo abbiamo visto anche noi. È bello. Sono dei bei disegni, si vede che chi l’ha fatti sa disegnare, ma sanno anche filmare e fotografare? Perché le foto ed i filmati mostrerebbero un’altra realtà».

Claudio Di Paola


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