Discarica: “No al congelamento”: Nuova notte di scontri, due giovani fermati

Il “congelamento” della seconda discarica non è piaciuto ai manifestanti che anche stanotte hanno presidiato l’ingresso alla cava Sari, arrivando nuovamente allo scontro con le forze dell’ordine. L’ennesima notte di “guerra”, è iniziata più tardi del solito, dopo il responso della Prefettura: dall’incontro con sindaci, Regione e protezione civile, è emersa la possibilità di bloccare per il momento l’apertura della cava Vitiello. Per il momento, dunque. Non è escluso che possa essere deciso tra 10 giorni, tra un mese, tra un anno, che quella cava vesuviana possa diventare la discarica più grande d’Europa, all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio, in territorio di Terzigno. I manifestanti non hanno accettato la proposta di Bertolaso, che ha chiesto l’immediata cessazione delle proteste, e così è iniziata una nuova notte di guerriglia, conclusasi con qualche contuso, due arresti e il sequestro di una molotov non esplosa. Tra l’una e le cinque di questa notte è stata ancora guerra. Sei esponenti delle forze dell’ordine sono stati feriti: un carabiniere e un poliziotto hanno riportato traumi da scoppio, mentre gli altri contusioni e lesioni varie. Più volte i manifestanti, si tratta di gruppi di giovanissimi, sono avanzati verso le forze dell’ordine che hanno reagito con piccole cariche di alleggerimento. Sono piovute pietre, poi i fuochi d’artificio ad altezza d’uomo, infine ancora pietre e alcune bottiglie incendiarie. Gli agenti hanno risposto alternando le cariche agli spari di gas lacrimogeni e fumogeni. I teppisti hanno alternato insulti al lancio di oggetti. Ieri sera i manifestanti avevano contestato i sindaci dei comuni di Boscoreale, Boscotrecase, Trecase e Terzigno che hanno illustrato l’ipotesi di intesa discussa in prefettura. I manifestanti avevano ribadito ai sindaci che si sono recati alla rotonda Panoramica che non c’è alcun margine di trattativa e che pretendevano garanzie, anche attraverso un decreto legge, circa l’immediata revoca del progetto di apertura del secondo invaso, ovvero quello di cava Vitiello.

Come detto, negli incidenti della notte appena trascorsa a Terzigno sono state arrestate due persone: si tratta di Fabio Spirito e Annunziata Alfieri entrambi 21enni e incensurati. Il giovane è residente a Scafati, mentre la ragazza vive ad Ottaviano. I poliziotti hanno arrestato i due per i reati di resistenza e lesioni a pubblici ufficiali. I due giovani facevano parte di uno dei gruppi di facinorosi che per tutta la notte hanno attaccato le forze dell’ordine impegnate a Terzigno. Poco dopo le 2, in seguito a diversi assalti ai poliziotti, con vere e proprie tecniche di guerriglia urbana, con lanci di sassi, petardi e molotov in via Panoramica direzione Pompei una frangia di manifestanti tra cui i due giovani ha tentato di nascondersi in una traversa laterale, dove sono stati bloccati ed arrestati. Durante le fasi dell’arresto, altri giovani travisati da passamontagna sono riusciti a scappare, i due hanno opposto viva resistenza ai poliziotti. Alcuni agenti hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari degli ospedali di Boscotrecase. I poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato, nella traversa dove si stavano nascondendo, una molotov ed un cappuccio di lana a cui erano stati praticati due fori a modo di  passamontagna. I due lunedì mattina saranno giudicati per direttissima.

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