Dopo 15 minuti di studio, Chiaretti con una triangolazione con Doumbia, smarca l’ivoriano che viene fermato in un fuorigioco dubbio; Ceppitelli in propensione offensiva, dopo aver saltato un paio di uomini, calcia a botta sicura ma la palla termina di poco al lato. Al 30′ la Juve Stabia si rende pericolosa con Giorgio Corona, ma Spadavecchia è bravo deviare con il piede la sua conclusione. Ancora pericolosa la compagine campana con l’ex Brindisi Albadoro che, ricevendo un cross dalla trequarti di Scognamiglio, sbaglia clamorosamente la palla che poteva sancire il vantaggio delle vespe. I minuti scorrono e sul finire del primo tempo l’Andria torna a rendersi pericolosa con una punizione di potenza dell’ariete Lacarra che impegna severamente Fumagalli. Si va al riposo con il parziale fermo sullo 0 a 0.
Secondo tempo che inizia forte, con due occasioni a testa per entrambe le compagini: per l’Andria si rendono pericolosi Lacarra e Berretti, mentre per la Juve Stabia sono Corona e Molinari a far tremare il pubblico andriese. Al minuto 18 arriva la svolta della gara: punizione dai venti metri circa a favore delle vespe, se ne incarica Albadoro che, con un potente sinistro, complice una leggera deviazione, insacca alle spalle di Spadavecchia. Andria 0 Juve Stabia 1. Gli uomini di Papagni tentano di reagire e la più netta occasione della gara arriva alla mezz’ora quando, nell’unica volta in cui Doumbia riesce ad arrivare sul fondo e a mettere la palla in mezzo, il neo entrato Nulicek colpisce di destro, ma la sfera termina clamorosamente sulla sinitra di Fumagalli. I minuti passano, la pressione del pubblico aumenta e gli uomini di Papagni non riescono a rendersi pericolosi come dovrebbero anzi concedono molte ripartenze agli avversari che vanno vicini al raddoppio sull’unica disattenzione di Fazio che regala palla a Raimondi il quale si invola verso Spadavecchia che, con un doppio miracolo, mantiene ancora aperta la contesa. Minuti finali che vedono l’Andria all’arrembaggio verso la porta avversaria, ma di occasioni concrete da segnalare ce ne sono davvero poche; dopo ben 4 minuti di recupero il fischietto La Penna di Roma sancisce la fine delle ostilità condannando un’Andria volenterosa ma poco incisiva.
Ora mercoledì di Coppa al Menti arriva il Taranto, mentre lunedì un posticipo di lusso: al Menti arriverà la corrazzata dell’Atletico Roma, una partita nella quale bisognerà vendere cara la pelle, perché non bisogna perdere altri punti al Menti.
Antonino De Simone
Andria Bat: Spadavecchia, Fazio, Ceppitelli, Thackray (20’st Carminati), Sibilano, Berretti, Arcidiacono, Paolucci, Lacarra (10’st Nulicek), Chiaretti, Doumbia (42’st Carretta).
A disposizione: Locatelli, Di Simone, Pierotti, Moro. All. Aldo Papagni.
Juve Stabia: Fumagalli, Scognamiglio, Pezzella, Cazzola, Fabbro, Molinari, Dicuonzo, Mbakogu (27’st Mezavilla), Corona (42’st Pavoletti), Davì, Albadoro (33’st Raimondi).
A disposizione: Panico, Valtulina, , Pitarresi, , Tarantino. All. Piero Braglia.
Arbitro: Federico La Penna di Roma
Assistenti: Cipolloni di Frosinone e Cursio di Campobasso.
Marcatore: 18’st Albadoro (JS).
Ammoniti: Lacarra (A), Ceppitelli (A), Pezzella (JS), Mbakogu (JS), Davì (JS).
Corner: 6 a 5 in favore dell’Andria Bat.
Spettatori: 800 circa di cui 50 provenienti da Castellammare di Stabia