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San Giuseppe Vesuviano: martedì serrata dei negozi contro l’apertura della seconda discarica

A San Giuseppe Vesuviano si manifesta il volto violento della protesta contro la discarica di Terzigno. Da giorni la cittadina è presa d’assalto da gruppi di rivoltosi. Chiuse ripetutamente le attività commerciali, le banche, gli uffici postali, le scuole e finanche le farmacie, riaperte solo per la forte insistenza di malati necessariamente bisognosi di medicinali. Il tutto pare sia avvenuto con la logica del “se non chiudete, in segno di protesta, sfasciamo tutto”. I commercianti sono scesi nella piazza centrale del paese per manifestare il loro dissenso su ciò che sta avvenendo. Si dicono a fianco dei cittadini di Terzigno e Boscoreale, ma allo stesso tempo prendono le distanze dalle frange violente e denunciano la chiusura forzata delle proprie attività. Sulla questione indaga il commissariato di polizia di San Giuseppe, guidato da Maria Rosaria Napolitano. Due persone sono state arrestate per istigazione a delinquere, interruzione di pubblico servizio, mancanza di autorizzazione a manifestare. Uno dei due, con precedenti penali, è stato denunciato anche per porto abusivo di arma. La situazione è precipitata venerdì scorso, quando lo stesso Municipio è stato raggiunto dai manifestanti, col sindaco costretto a firmare un’ordinanza con la quale mandava a casa i circa trecento dipendenti del Comune. Proprio dall’ufficio stampa del primo cittadino arriva l’annuncio di un corteo di solidarietà nei confronti delle popolazioni interessate dall’apertura della discarica di cava Vitiello, che martedì mattina raggiungerà la vicina Terzigno. Per l’occasione, l’intera cittadina si fermerà: un’ordinanza ha disposto la chiusura di scuole, esercizi commerciali e Municipio.

Antonio Averaimo

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