Torre Annunziata: la festa della Madonna della Neve, tra devozione e disperazione

Ultimi giorni di ottobre all’insegna delle tradizioni e delle mobilitazioni sociali in tutto il territorio vesuviano. La festa della Madonna della Neve, una delle ricorrenze più importanti per i comuni dell’oplontino, è diventata occasione di sprone e di dibattito.

Il devoto si è unito dunque al cittadino esasperato, ed è stata paventata nelle piazze di comuni come Terzigno, Boscoreale e Torre Annunziata, la protesta pacifica che ha ricordato senza alcun velo di censura le morti causate dall’inquinamento e le tante discariche abusive nascoste dall’omertà. Il Parco Nazionale del Vesuvio è ormai diventato un’immensa area di smaltimento rifiuti e le mobilitazioni cominciate da Terzigno e ora diffuse in tutta la regione hanno avuto maggior eco proprio il 22 ottobre.

La statua di Maria Madre di Dio, Theotokos, Madonna ad Nives, o Vergine Bruna è stata seguita non solo da fedeli e devoti torresi, ma dall’intera cittadinanza. Il corteo, eseguendo il percorso canonico, che parte dalla Basilica Ave Gratia Plena di Piazza Giovanni XXIII è stato quindi crogiolo di diversi sentimenti che s’identifica nella fiduciosa voglia di cambiamento.

Gioacchino Iuzzino

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