Santa Maria la Carità. IL segretario cittadino del Partito Democratico scrive al sindaco Franco Cascone per chiedere le dimissioni del presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Alfano e attacca il gruppo di minoranza degli autonomisti ex PD. A seguito delle mancate dimissioni non presentate dal presidente Giuseppe Alfano, Gennaro Sabatino (PD) chiede al sindaco di provvedere direttamente per chiedere le dimissioni al presidente perché, oramai, non più rappresentante eletto dalla minoranza del PD in Consiglio Comunale, come dovrebbe essere secondo le indicazioni fatte dallo stesso sindaco durante l’assegnazione. Inoltre la segreteria del PD, al di là delle polemiche politiche scaturite dall’ultima seduta del Consiglio comunale del 7 0ttobre scorso, intende anche evidenziare l’inettitudine politica dimostrata dal sedicente “gruppo autonomo”, formato dai consiglieri fuoriusciti dal PD. “Il “gruppo autonomo” – secondo Sabatino – ha dimostrato palesemente il suo completo appiattimento sulle posizioni espresse dalla maggioranza del PDL, essendo incapace di esprimere una propria linea di condotta politica indipendente. Infatti, nonostante si dichiarino “autonomi” i consiglieri ex PD, nell’atto ufficiale di concedere il proprio appoggio alla maggioranza del PDL hanno di fatto abdicato al proprio ruolo di consiglieri comunali, divenendo invece semplicemente degli “YES MEN”, dei “signorsì”, dimostrando in questo modo di essersi integrati pienamente nel nuovo sistema politico berlusconiano, di cui sono entrati a far parte”. “Difatti – continua Gennaro Sabatino – la scorsa seduta del Consiglio Comunale ha visto pubblicamente nascere la maggioranza bulgara da noi più volte evocata in questi mesi con l’approvazione di tutti i punti all’ordine del giorno e con solo il mio voto contrario da consigliere di minoranza del PD. Il “gruppo autonomo” ha votato insieme alla maggioranza, la quasi totalità dei punti all’ odg, astenendosi solamente su 2 o 3 punti dei 25 in discussione. Una condotta politica, quella seguita dagli ex PD, perfettamente in linea con il proprio status di YES MEN, ma che ha generato evidenti e imbarazzanti contraddizioni. Ad esempio – tiene spiegare – quando votando a favore della IV° variazione al bilancio di Previsione (che per inciso tagliava di ben 22.000 euro il fondo per la manutenzione stradale comunale), gli “autonomisti” hanno poi richiesto successivamente al Sindaco un maggiore impegno proprio nel settore della manutenzione stradale cittadina, richiedendo interventi nella sistemazione delle buche e del manto stradale, nonostante ipocritamente avessero appena votato un provvedimento che andava esplicitamente nella direzione opposta. Inoltre – continua il capogruppo del PD – a ulteriore dimostrazione dell’appiattimento sulle posizioni della maggioranza della PDL, abbiamo assistito all’assordante silenzio degli “autonomisti” in merito all’aumento della TARSU, causato dai tagli imposti dal Governo Berlusconi, e del quale si è parlato solo grazie al mio intervento”. Secondo Il consigliere del Partito Democratico, dall’ultima seduta di Consiglio Comunale è emersa sostanzialmente una maggioranza bulgara, composta in buona parte da un “gruppo autonomo” allo sbando, privo di un’anima politica e incapace di motivare e giustificare le proprie scelte opportunistiche e trasformiste. A tal proposito il capogruppo del PD in Consiglio Comunale Gennaro Sabatino tiene a dichiarare:“Il PD presente in Consiglio comunale, sebbene penalizzato numericamente dalle scelte trasformistiche degli autonomisti ex PD, ha dimostrato comunque di essere una forza vitale e propositiva, presentando al Consiglio due proprie interpellanze di carattere sociale, inerenti la crisi della Fincantieri stabiese, che purtroppo colpisce anche decine di operai sammaritani, e i pesanti disagi subiti dagli utenti dell’ufficio postale di via Visitazione: “Su entrambe le interpellanze devo dire che abbiamo ricevuto risposte positive da parte del Sindaco Cascone. Tuttavia resta comunque sconcertante il formarsi di questa maggioranza bulgara in Consiglio, formata dall’insieme della destra, del centro e dalla sinistra, creando rapporti di forza squilibrati di 18 a 1! Uno scenario paradossale, reso ancora più imbarazzante dal silenzio opposto dagli autonomisti ex PD, incapaci di rispondere in aula alle mie domande politiche che ancora oggi attendono una risposta chiara”.