Applausi al Napoli, ma vince il Milan. Vana la perla di Lavezzi

Il Milan espugna il San Paolo, ma il risultato era già scritto, brilla la stella di Rizzoli che a sua volta irradia di luce Robinho e Ibrahimovic. Il Napoli in dieci uomini tiene il campo per 90 minuti, e sfiora più volte il pareggio, una perla di Lavezzi regala la speranza ai 60 mila del San Paolo, ma poi ci pensa Rizzoli a frenare gli entusiasmi, il risultato si chiude sul 2-1 per i rossoneri.

Napoli – Milan si potrebbe dire che è iniziata la scorsa settimana, quando si è deciso di posticipare la gara al lunedì sera, concedendo due giorni di riposo in più alla squadra milanese e creare un evidente disagio a quella partenopea. Inoltre pesa come un macigno l’ingiusta espulsione di Paolo Cannavaro a Catania che ha inciso in maniera determinante sulle sorti della gara, anche perché la difesa rossonera era sprovvista di Thiago Silva. Il Napoli non gioca per i primi 20 minuti della gara, evidentemente affaticato dopo il tour de force con Catania, Liverpool e poi Milan in meno di sette giorni. Dopo pochi minuti forse dovuta anche alla scarsa lucidità per stanchezza di Maggio in uno scontro con Antonini, entrambi si fanno male ed escono dal campo. Ed è proprio in questo preciso momento che inizia la partita di Rizzoli, che lascia giocare il Milan con Maggio a bordo campo e non permette la sostituzione agli azzurri. Inevitabilmente sul capovolgimento di fronte arriva il goal di Robinho. Il Napoli si sveglia dopo il ceffone subito e suona la carica, ma Pazienza rovina tutto facendosi espellere per doppio fallo di mano, forse Mazzari in settimana dovrà spiegargli che il calcio va giocato con i piedi. Si chiude il primo tempo 1-0 a favore del Milan, ma iniziano i primi nervosismi tra Aronica e Ibrahimovic che andavano subito ammoniti, ed invece Rizzoli lascia i cartellini nel taschino. Nel secondo tempo c’è solo una squadra in campo e non è il Milan, i Mazzarri boys si risvegliano dal letargo ed iniziano ad aggredire i rossoneri, Lavezzi in due folate offensive su Papastatopulos si procura una punizione che sarebbe valsa l’espulsione del giocatore greco ed avrebbe riportato gli equilibri in campo, ma Rizzoli fischia il fallo e non usa la stessa uniformità di giudizio e non espelle il difensore greco. Passano pochi minuti seconda scorribanda di Lavezzi entra in area di rigore, e ancora un volta il difensore rossonero lo atterra in area e tutti i 60 mila del San Paolo aspettano con il fiato in gola che Rizzoli fischi rigore ed espulsione per Papastatopulos, ma invece il tutto si conclude con una rimessa dal fondo. In questo preciso istante la gara diventa cattiva ed iniziano i colpi proibiti tra Grava ed Ibrahimovic che andavano ammoniti ma anche in questo caso Rizzoli lascia correre. Al 26° minuto è proprio lo svedese che di testa chiude la partita, al momento della conclusione completamente solo in area, e questo ne va attribuita la colpa a tutta la difesa azzurra, alquanto inedita con Aronica centrale anche se poi si è rivelato tra i migliori in campo. Il Napoli segna con un goal spettacolare da terra di Lavezzi al 32° minuto che assomiglia molto ad una rete di Maradona segnata quasi vent’anni fa proprio con la maglia azzurra.

Finirà così la gara del San Paolo, ma non finisce la partita di Rizzoli ancora protagonista anche sulla rissa accaduta in campo, a causa di una simulazione di Robinho non rilevata dall’arbitro, che poi sfocia in una rissa tra Aronica e Boateng, alla quale si aggiungono Nesta e Grava. Anche Ibrahimovic va ad aggredire la panchina del Napoli. In questo caso Rizzoli non espelle e ne ammonisce nessuno dei protagonisti della rissa, ma va ad ammonire l’unico giocatore che non aveva nulla a che vedere con questo episodio e parliamo di Campagnaro. Finalmente la partita finisce e tutti sotto la doccia, il Napoli perde in casa contro il Milan ma non perde l’onore ed i 60 mila del San Paolo accompagnano la squadra tra gli applausi mentre esce dal terreno di gioco e guadagna gli spogliatoi. Al contrario l’onore crediamo che lo abbia perso Rizzoli, giudicato da tutti tra i migliori arbitri d’Europa ma stasera si è rivelato il peggiore in campo. Resta il fatto che il Napoli assomiglia sempre di più ad una coperta troppo corta, se veramente si punta alla Champions questa squadra ha bisogno di almeno tre innesti di qualità nel mercato di gennaio, altrimenti sarà dura battere la concorrenza.

Cosimo Silva

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