Sant’Antonio Abate. Crisi lavorativa, l’imprenditore Aniello Ruggiero replica ai lavoratori in sciopero e chiede tempo per adempiere ai pagamenti arretrati. All’indomani dello sciopero organizzato da alcuni operai della ditta edile Ruggiero Costruzioni di Sant’Antonio Abate in via Santa Maia la Carità, il titolare della ditta interviene per chiarire la faccenda degli stipendi arretrati, causati secondo l’imprenditore, dai ritardi nei pagamenti di alcuni lavori consegnati: “Sono dispiaciuto della situazione creatasi – tiene a spiegare Aniello Ruggiero – ma purtroppo a causa dell’attuale crisi economica, le commesse e gli appalti sono diminuiti drasticamente e ci sono rimasti pochi cantieri aperti. Inoltre – aggiunge – molti cantieri chiusi e consegnati non ci sono stati ancora liquidati e aspettiamo ancora dei finanziamenti da parte della Regione Campania e del Ministero delle Attività Produttive. Appena otterremo questi fondi da parte dei committenti, metteremo subito in pagamento i lavoratori che aspettano gli stipendi arretrati”. L’imprenditore della Ruggiero Costruzioni, oltre ad assicurare la redazione circa la sua volontà ad adempiere ai propri doveri, tiene anche a spiegare il suo comportamento assunto nei confronti di tutti i suoi operai: “Da anni i miei dipendenti sono sempre stati retribuiti adeguatamente e già sono successi casi del genere, dove, trovandomi in difficoltà, ho chiesto ai miei dipendenti di pazientare affinché non sarei stato pagato dai committenti. Ogni volta, appena ricevuto gli oneri dei lavori eseguiti, ho sempre ottemperato ai miei doveri e messo in pagamento quanto dovuto dall’azienda ai propri operai. Questa volta – continua Ruggiero – ho chiesto ai lavoratori di poter “congelare” qualche stipendio arretrato fino ai pagamenti dei lavori consegnati, ma mi sono ritrovato un gruppetto di sette operai a scioperare davanti all’azienda insieme ad altri due che si sono messi in malattia. Ma è questo il modo di comprendere le difficoltà dell’azienda e di venirsi incontro? Ma chi lo dice che non ho intenzione di voler pagare gli stipendi arretrati?”. In riferimento ad un ultimo accordo interno raggiunto all’azienda edile stipulato con gli stessi lavoratori, Aniello Ruggiero tiene a chiarire e a ribadire: “Su circa 40 operai che sono assunti presso la mia azienda, abbiamo deciso di venirci incontro e considerato il grave periodo di crisi economica e la mancanza di lavoro sempre più accentuata, abbiamo deciso insieme di “congelare” qualche mensilità e di restituirle di volta in volta appena c’è la disponibilità economica di farlo. L’importante era continuare a lavorare e portare i cantieri avanti per non bloccare i trasferimenti di liquidità. Su 40 operai tra maestranze e manovali – tiene a precisare il titolare – sono stati tutti d’accordo perché sensibili e comprensivi delle gravi difficoltà che stava e sta affrontando l’azienda, tranne quei cinque o sei operai, tra cui il rappresentante sindacale della FILLEA-CGIL Luigi Cascella, che vogliono tutto l’arretrato e subito. Cercherò senz’altro di adempiere al più presto e saremo sempre rispettosi dei diritti dei lavoratori, nonostante che nella mia azienda ci siano operai che su 12 mesi di lavoro all’anno, sei li trascorrono mettendosi in malattia, uno in ferie e cinque mesi sforzandosi a venire a lavorare”.