La Soprintendenza per i BAP di Salerno e Avellino, diretta dallingegnere Gennaro Miccio, comunica che è in vigore, dal 1 ottobre 2010, al Museo Virtuale della Scuola Medica Salernitana il nuovo orario di apertura, dalle ore 9.00 alle 13.30 (tutti i giorni), tranne il lunedì (chiuso per riposo settimanale).
Il Museo si trova nel centro storico di Salerno, in via Mercanti 74, lingresso è gratuito. E un museo senza barriere destinato anche al pubblico delle persone disabili, nellambito del progetto Cassio predisposto dal Mibac.
Il Museo Virtuale nasce dalla trasformazione e dallampliamento del Museo Didattico della Scuola Medica Salernitana, realizzato nel 1993 dalla Soprintendenza. Nel museo virtuale rivivono, in un racconto coinvolgente e interattivo, essenziale ma rigoroso i temi e i protagonisti di quella gloriosa pagina che, negli anni immediatamente seguenti al Mille, vide Salerno al centro del rinascimento scientifico dellOccidente. Snodo importante di traffici culturali e commerciali, Salerno, capitale longobarda ben radicata nella cultura classica, raggiunse nellelaborazione scientifica espressioni di libertà e di apertura culturale di respiro internazionale. Qui, attraverso lo studio delle fonti autorevoli della medicina classica e di quella araba e attraverso lattività medica praticata ed insegnata da monaci e da laici, si definì quel sapere scientifico che poneva al centro della filosofia luomo con la sua salute, le sue regole e la sua armonia con la natura. La tradizione medica salernitana trae appunto la sua origine dal sincretismo culturale che caratterizzò il Mezzogiorno dItalia durante il Medioevo e che costituisce anche nel museo lavvio della narrazione: la ricostruzione stereoscopica della cappella palatina di S. Pietro a Corte, fulcro della vita religiosa e civile della città a partire dall VIII secolo, quando fu costruita da Arechi II nel suo palazzo principesco. Il teatro virtuale, attraverso una sceneggiatura specificamente ideata, ne sottolinea la centralità, mentre rappresenta simbolicamente lincontro di due mondi lontani.
Unattenta ricerca tra preziosi codici medioevali, conservati nelle più importanti biblioteche italiane ed europee, ha fornito il ricchissimo corredo iconografico della narrazione che si snoda, piana e fruibile, tra spettacolarizzazioni e miniature animate