Si è appena conclusa la manifestazione che i cittadini di Pompei hanno organizzato in segno solidarietà alle popolazioni di Boscoreale, Terzigno e Boscotrecase in lotta contro l’apertura della seconda discarica nel Parco Nazionale del Vesuvio. La partecipazione dei cittadini è stata numerosa, in circa 400 si sono dati appuntamento alle ore 20 e 30 a Pompei in piazza Falcone e Borsellino, ma erano presenti anche i cittadini delle vicine città di Scafati e Torre Annunziata.
Da Scafati, da Ercolano, da Ottaviano, da Torre del Greco e da molti altri paesi vesuviani: migliaia di persone per un’unica marcia antidiscarica avente come meta la rotonda di via Panoramica a Boscoreale, una delle strade di accesso alla discarica Sari di Terzigno.
Una grande manifestazione a cui hanno preso parte circa tremila persone.
“Non siamo stupratori di questo territorio”, hanno affermato i partecipanti al corteo proseguito attraverso via Lepanto, via Nolana, via Passanti e via Panoramica per poi dirigersi verso la rotonda “4 giugno”. Luogo, quest’ultimo protagonista assoluto dei fatti di cronaca delle ultime settimane: proteste pacifiche e azioni violente alternate qui in maniera continua. Un momento di commozione ed entusiasmo lo ha offerto l’incontro del corteo con le “Mamme Vulcaniche” all’altezza di via Panoramica.
Erano presenti anche il sindaco di Pompei Claudio d’Alessio ed il parroco della parrocchia San Salvartore, don Alessandro.
Durante il percorso i manifestanti di Pompei hanno invitato tanti altri cittadini ad unirsi a loro e più volte hanno ringraziato i boschesi “perché stanno lottando anche per noi”. La speranza per questi ultimi risiede proprio nel fatto che la cospicua partecipazione alla manifestazione di stasera di cittadini dei Comuni confinanti non si caratterizzi come evento eccezionale.
Vincenza Costantino