È quanto deciso nel pomeriggio del 27.10.2010 dal I Collegio del Tribunale di Nocera Inferiore nell’abito del procedimento penale a carico di S.A., imputato per circonvenzione di minori e violenza sessuale.
Il giovane, un operatore socio assistenziale di buona famiglia, era rimasto implicato in una brutta vicenda a seguito delle denuncie della famiglia di una ragazza quindicenne, C.G., relativa a fatti risalenti alla fine del 2006.
Secondo l’accusa, S.A., dopo aver fatto credere alla minorenne che la stessa aveva contratto il virus dell’H.I.V. dal suo fidanzato di allora, l’avrebbe indotta ad avere rapporti sessuali come cura contro la malattia mortale.
Con la stessa scusa, sempre secondo l’accusa, le avrebbe chiesto soldi promettendole di procurare fantomatiche medicine, che la minorenne riferiva consistessero in bustine di zucchero di canna.
Sei anni la pena chiesta dal Sostituto Procuratore Dott. Lenza.
Un anno e sei mesi e pena sospesa, invece, la condanna inflitta dal Tribunale di Nocera Inferiore, il quale lo mandava assolto per il reato di violenza sessuale perché il fatto non sussiste, riconoscendolo colpevole solo in ordine all’ipotesi di circonvenzione di minorenni.
Decisivo, in tal senso, l’intervento del difensore dell’imputato, Avv. Michele Avino di S. Egidio del Monte Albino, il quale, nella discussione finale, ha messo in luce dinanzi al Collegio la assoluta inattendibilità delle dichiarazioni della ragazzina.
Questa, invaghitasi del giovane, non avrebbe accettato il suo rifiuto, ed avrebbe così deciso di vendicarsi.
Dal processo è peraltro emerso che la ragazza, nonostante la sua giovanissima età, aveva avuto già diverse esperienze sessuali, cosa che non la renderebbe, come sottolineato dall’Avv. Avino, una credibile preda di raggiri così grossolani.
“E’ la fine di un incubo per il povero S.A. Siamo contentissimi che sia emersa la verità sulla calunniosa accusa di violenza sessuale” dichiara a tal proposito il legale, “Ricorreremo comunque in appello contro la parte di sentenza che lo vede soccombente, per dare finalmente piena giustizia al mio assistito”.
Per la famiglia della ragazzina, costituitasi parte civile, era invece presente l’Avv. Mauro Iannone, con studio a Mercato San Severino.