Semaforo verde agli esercenti della cittadina alle falde del Vesuvio. Il consiglio comunale ha approvato una mozione che prevede l’abolizione dei parametri numerici alle attività di ristorazione e ai pubblici esercizi. L’iniziativa è stata promossa dalla Commissione Servizi, presieduta dal consigliere del Pd Giovanni Marigliano, ideatore e primo firmatario della mozione. Fino a ieri nella città che diede i natali a Massimo Troisi risultava infatti impossibile avviare un’attività di bar o ristorante. “Credo sia stato raggiunto un grande risultato – spiega Marigliano- al quale hanno contribuito maggioranza ed opposizione. San Giorgio a Cremano è una città che vive di terziario e in tal modo si rilancia il settore”. L’idea proposta in Consiglio dalla Commissione Servizi ha preso spunto dalla legge approvata qualche mese fa che consente ai comuni di liberalizzare il settore abolendo parametri numerici ove sussistano. Sull’interessante risultato raggiunto si eprime anche il consigliere dellApi Giuseppe Farina:”L’obiettivo è quello di valorizzare l’offerta ricettiva del nostro comune in modo da porre le basi per il riconoscimento di città turistica- commenta Farina- approvando la mozione abbiamo abolito ogni vincolo per il rilancio del settore terziario. Oggi – prosegue il consigliere dell’Api – chiunque può avviare l’apertura di un bar o di un ristorante senza alcuna difficoltà. Ci aspettiamo che con l’aumento delle attività di ristorazione aumenti anche l’occupazione sul territorio”. <<La città potrà sfruttare sia la sua vicinanza a Napoli-aggiunge Ciro Di Giacomo, consigliere del Pdl, sia la sua prossimità alle aree di interesse archeologico site in Campania”.
Claudio Di Paola