La volontà del partito è quella di costruire una linea politica e programmatica unitaria. Stiamo mettendo in campo grandi energie sia fuori al consiglio comunale, con la costruzione del partito e il coinvolgimento di tanti cittadini e giovani simpatizzanti, sia all’interno condividendo in toto il programma amministrativo di governo basato su argomenti prioritari come il Puc e la reindustrializzazione dell’ex Alcatel, oggetto in passato di grande attenzione da parte dei potentati di questa città. Gli stessi argomenti che oggi condividiamo con la città aprendo le porte delle stanze comunali e inaugurando incontri pubblici con associazioni, tecnici e cittadini per un confronto democratico.
Nel Pdl, pertanto, non esistono frizioni di natura personale bensì una dialettica interna di ordine politico lontana dagli interessi dei singoli o dalla mera occupazione di spazi. E’ all’insegna dell’unità e del senso di responsabilità che intendiamo lavorare.
Questo segnale, molto probabilmente, servirà in futuro a riavvicinare le due anime e magari a ricongiungerle in un solo gruppo, come voluto dal nostro Presidente fondatore del partito. In tutte le grandi famiglie ci sono opinioni leggermente divergenti, ma non per questo si arriva alla richiesta del cambio di cognome”.