I vesuviani hanno deciso di andare avanti con le manifestazioni, nonostante la richiesta di Bertolaso e Berlusconi di porvi fine per lasciare lavorare meglio al “patto fantasma”.
Domani, sabato 30 ottobre, alle ore 17,30 circa, scenderanno in strada tre cortei, in Piazza Sant’Anna a Boscotrecase, in Piazza Vargas a Boscoreale e in via Zabatta a Terzigno, per protestare ancora una volta contro le discariche e gli inceneritori, non solo nel Parco Nazionale del Vesuvio.
Nessuno ha parlato fino ad oggi delle reali alternative al sistema di gestione dei rifiuti attuale. I vesuviani sono passati per gente che protesta senza cognizione di causa.
Le loro richieste sono l’immediata chiusura e bonifica della cava ex SARI, un impegno scritto per la non apertura della Cava Vitiello, analisi quotidiane delle falde acquifere, dell’aria, del suolo e del sottosuolo, un’organizzazione ed attuazione di una vera raccolta differenziata porta a porta, trattamento a freddo dei rifiuti, un nuovo piano rifiuti deciso dalle comunità locali organizzate, politiche atte al riuso e al compostaggio, bonifiche immediate di tutte le aree inquinate.
I cittadini dicono “non possiamo fidarci perché noi e la nostra salute siamo già stati fregati dalle parole e dai fatti”.
I cortei che partiranno da tre strade diverse, si riuniranno sulla rotonda di via Panoramica, la nota rotonda “4 giugno”, per manifestare lì pacificamente.
Giovanna Sorrentino