Perde l’equilibrio e precipita da un costone di roccia, finendo tragicamente la sua corsa in un terreno privato. L’ennesima morte bianca ha sconvolto la costiera amalfitana e l’area dei monti Lattari. Nicola Acampora, operaio “rocciatore” di 41 anni, è morto così ieri mattina a Ravello, in una zona al confine con Atrani. Sposato, tre figli, residente ad Agerola, il rocciatore stava lavorando alla messa in sicurezza di un costone sottostante la località Civita, nel comune di Ravello, in una zona denominata valle del Dragone, dal nome del ruscello che poche settimane fa ha sconvolto Atrani con un’improvvisa ondata di piena. E Acampora, insieme a tre colleghi, lavorava per una ditta di Cava de’ Tirreni, incaricata dal Genio Civile proprio per la messa in sicurezza dell’area. Sono ancora in corso rilievi ed indagini sul caso, ma secondo gli inquirenti l’incidente è avvenuto forse a causa del vento oppure per una tragica fatalità. Fatto sta che il 41enne agerolese ha improvvisamente perso l’equilibrio, precipitando da un’altezza di circa 40 metri. Il volo è stato tremendo. Stando ad alcune testimonianze, l’uomo è volato giù dal costone impattando prima su un cumulo di pietre, e poi scivolando sotto alla tettoia utilizzata dai proprietari dell’abitazione per stendere i panni. A quanto pare, però, nonostante il volo e l’impatto, il 41enne non è morto sul colpo, ma è deceduto nel giardino privato dopo diversi minuti di agonia. La tragedia si è verificata poco dopo le 11:30, quando è stato dato l’allarme. Ad avvertire i soccorsi sono stati i proprietari dell’abitazione sottostante che, dopo aver udito un forte rumore e aver rinvenuto il corpo dell’uomo adagiato a terra agonizzante, hanno immediatamente allertato il 118. Il personale sanitario, giunto sul posto solo dopo mille difficoltà per l’inaccessibilità della zona, ha potuto solo costatare il decesso del 41enne. Sono rimasti sconvolti i tre colleghi dell’uomo che erano a lavoro con lui sulla parete rocciosa che sovrasta quel terreno privato che si trova proprio sotto il piccolo cimitero di Atrani, ubicato lungo la pedonale che conduce a Pontone. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della Polizia Municipale di Atrani e Ravello che, poco dopo, sono stati raggiunti da alcune pattuglie dei carabinieri delle stazioni di Ravello e di Amalfi che indagano sull’accaduto. Da stabilire se Acampora fosse imbracato o meno durante le operazioni di bonifica del costone, anche se pare che l’operaio indossasse il casco e le cinture per l’imbracatura: non è comunque escluso che il forte vento abbia rotto le imbracature e fatto perdere l’equilibrio al 41enne. I carabinieri hanno ascoltato i tre colleghi del rocciatore agerolese e ricostruito parzialmente la dinamica dei fatti. Intanto, il magistrato di turno ha ordinato il trasferimento della salma presso la sala mortuaria del presidio sanitario di Castiglione di Ravello, dove il medico legale incaricato eseguirà l’esame autoptico. Il sindaco di Atrani Nicola Carrano si è recato a portare conforto alla famiglia e ai colleghi di lavoro dell’ennesima morte bianca. Nicola Acampora lascia la moglie e tre figli.