Emergenza discarica, c’è l’intesa: stop a Cava Vitiello

L’intesa prevede che “non si dia corso all’apertura della discarica di Cava Vitiello a Terzigno, normativamente prevista, e si provveda alle conseguenti iniziative per le occorrenti modifiche legislative”. Un’intesa sulla quale i manifestanti a Boscoreale e Terzigno hanno delle riserve, ma che se non altro fa tirare un sospiro di sollievo.

Il documento è stato firmato nella serata di ieri dopo una giornata di intense trattative tra il presidente del consiglio Silvio Berlusconi e i sindaci del vesuviano. L’accordo è stato stipulato tra i sindaci dell’area vesuviana, il sottosegretario Guido Bertolaso, il prefetto di Napoli Andrea De Martino e i presidenti della regione Campania Stefano Caldoro e della provincia di Napoli Luigi Cesaro.

Secondo l’intesa i Comuni della zona rossa del vesuviano “s’impegnano a rendere disponibili subito le aree per la realizzazione di uno o più siti di compostaggio, al fine di garantire l’autonomia delle amministrazioni comunali interessate nella gestione del ciclo dei rifiuti”. Questi comuni “potranno conferire i rifiuti in Cava Sari, fino ad esaurimento della stessa, tranne che in situazioni di accertata criticità”.

Ci sarà poi il tavolo tecnico tra Enti locali, rappresentanza dei cittadini e istituzioni per la formulazione di proposte utili alle attività “istruttorie e propedeutiche”, per la definizione di un piano rifiuti. Anche questo nell’accordo del 23 ottobre scorso non siglato dai sindaci così come il punto in cui si dice che “saranno sospese, con effetto immediato, tutte le manifestazioni di protesta”. Nuova è invece, oltre che l’esclusione dell’apertura di Cava Vitiello, l’accoglimento delle istanze della provincia di Salerno e del comune di Serra con la disposizione che “non si dia corso neppure all’apertura della discarica di Valle della Masseria”.

“Siamo venuti a capo di questa situazione. – ha detto Berlusconi – Ringrazio i sindaci, sull’intesa non c’è stata nessuna divisione politica, abbiamo collaborato tutti insieme”.

“L’esito dell’incontro non era scontato, ma alla fine ha prevalso il buon senso. – ha affermato il sindaco di Boscoreale Gennaro Langella – La discussione era inizialmente incentrata sull’incentivazione della raccolta differenziata. Successivamente tutti i sindaci hanno espresso il loro “no” a Cava Vitiello”.

Secondo l’accordo, inoltre, i sindaci si assumono la responsabilità di essere parte attiva nel processo di smaltimento dei rifiuti.

Ai manifestanti presenti questa notte alla rotonda di via Panoramica, la strada di accesso alla discarica di Terzigno, l’intesa raggiunta tra i sindaci e il premier Berlusconi non è piaciuta. Il documento, sottoscritto in Prefettura a Napoli, è stato letto al megafono ed accompagnato da dissensi in particolare per quanto riguarda la cava Sari, la discarica fonte di gravi disagi per le popolazioni a causa dei miasmi, che si sentono anche in queste ore, e per l’inquinamento ambientale che, sostengono i manifestanti, sarebbe stato prodotto in maniera irreversibile.

A dire dei rappresentanti dei comitati in lotta non ci sarebbero le garanzie chieste per la non riapertura e la bonifica della discarica. I manifestanti annunciano che il presidio continuerà.

La manifestazione in programma nel pomeriggio, con la confluenza di cortei da varie città del vesuviano, sarà “non per festeggiare quello che non c’è da festeggiare ma un momento di lutto per le popolazioni del territorio”.

FF

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