Castellammare di Stabia: sabato 30 ottobre, nuovo incontro del caffè letterario “Libri con-tatto” organizzato dall’Associazione culturale Idea Città e diretto dal critico letterario Vincenzo Aiello, nella sala Annibale Ruccello del Cinema Montil, protagonista la scrittrice napoletana Antonella Cilento. All’appuntamento sono intervenuti numerosi appassionati di lettura e tantissimi giovani studenti. La Cilento scrittrice di grande carisma e personalità, dotata di un’ammirevole cultura letteraria, ha presentato la sua ultima fatica editoriale dal titolo “Asino chi legge”. Si tratta di un libro verità, un reportage che l’autrice ha scritto per raccontare la sua personale esperienza di esperta esterna di scrittura creativa, un lavoro fatto di passione e sacrificio che nell’arco di circa 20 anni di attività le ha dato l’opportunità di confrontarsi con moltissime realtà scolastiche nazionali. Il libro raccoglie dunque un bagaglio di storie alcune divertenti, altre assurde o tristi, come le vicende dei figli dei capoclan napoletani, o quelle dei timidi ragazzi della Nusco di De Mita, e i giovani pakistani di Bolzano, o i ragazzi che hanno lasciato la scuola a Frattamaggiore. Il filo conduttore di tutte le vicende è ovviamente la scrittura, che rappresenta una sorta di faro guida per le nuove generazioni, nate e cresciute in un mondo dominato dalle apparenze dove la sostanza del sapere spesso è considerata superflua e non necessaria. Chi si appassiona alla scrittura riscopre spesso anche il gusto per la lettura, un’altra grande gioia del vivere sano. Un popolo che sa coltivare la scrittura e la lettura, che non si ferma alle apparenze dell’estetica e dell’immagine è un popolo libero che può decidere serenamente e consapevolmente il proprio futuro. Purtroppo la realtà che racconta la scrittrice è tutt’altra cosa, l’Italia è oggi un paese che investe pochissimo nella cultura e nell’educazione delle generazioni future, quello italiano è un popolo mantenuto nell’ignoranza ed ipnotizzato dai mass media. Una dittatura culturale che ha imprigionato le nostre menti e la nostra libertà in una gabbia di ignoranza, e la scrittrice Antonella Cilento con il suo sguardo limpido, la voce dolce dalla dizione perfetta e il suo ambizioso sogno di liberare le menti insegnando ad amare la scrittura e la lettura, ci appare come una moderna partigiana che si oppone al triste destino impugnando una penna, l’unica arma che uno scrittore sa maneggiare.
Ferdinando Fontanella