Lo scempio ambientale, politico e morale che in queste settimane sta colpendo cittadinanza e territorio di Terzigno sta avendo le sue ripercussioni anche sull’am-ministrazione dei paesi limitrofi. Manifestazioni e proteste stanno fermando o, per lo meno, rallentando la raccolta dell’indifferenziato che avrebbe come destinazione, appunto, la neo-discarica vesuviana oggetto di sommossa popolare. Ciascuno dei paesi geograficamente vicini a Terzigno sta, dunque, muovendosi per fronteggiare quest’emergenza legata ai rifiuti. Anche a Somma Vesuviana è stato riservato il medesimo destino. Il Comune amministrato dal Sindaco Raffaele Allocca ha già, da ben due anni, avviato un sistema di raccolta differenziata “porta a porta” che ha raggiunto meritevoli risultati, tanto da rientrare nella lista dei migliori paesi della provincia di Napoli e da realizzare un’isola ecologica, atta proprio a fronteggiare possibili rallentamenti nella raccolta. Un così buono lavoro svolto non va vanificato. Per evitare di mandare a monte un impegno tanto importante per le sorti del Comune, l’intero staff dell’Ufficio Ecologia sta lavorando stakanovisticamente per far sì che la raccolta dei rifiuti, anche se rallentata, sia sempre assicurata al cittadino. Il Sindaco, dalla sua, rassicura i concittadini che la rimozione dei rifiuti in quelle aree dove non è avvenuta riprenderà tempestivamente e, al contempo, chiede collaborazione da parte degli stessi, invitandoli a non abbandonare il sistema di raccolta differenziata ed a svolgerla con maggiore accortezza. In momenti di crisi come questi, l’aiuto principale deve arrivare proprio dal cittadino che non deve esimersi dai propri impegni in termini di legalità. Tuttavia, l’Amministrazione tenta di caderne quanto meno possibile nell’oblio, intensificando le attività di sorveglianza e controllo per quelle aree, abitazioni o singoli privati che non rispettano la raccolta differenziata dei rifiuti, ammonendoli con pesanti sanzioni per il mancato rispetto delle norme ambientali. Tolleranza zero, quindi, per chi, tentando di approfittarsi della situazione di crisi, vuole boicottare i servizi a tutela dell’ambiente.
Giuseppe Annunziata