NAPOLI. Un fortissimo taglio per il trasporto napoletano, sul quale la Federconsumatori Campania si è espressa in modo critico proponendo una manifestazione alle funicolari di Napoli. Le aziende di trasporto pubblico (Metronapoli e Anm), infatti, mettono nero su bianco il modo per rientrare in bilancio e mettere a posto i conti delle società. Metronapoli ha già un piano definito: si comincia dalle funicolari, Chiaia e Centrale: addio alle corse notturne fino a mezzanotte e mezza, gli impianti si fermeranno alle 22, per gli addetti in soprannumero si profila una riconversione nel ruolo di macchinista. Mentre per novembre è anche prevista sia la chiusura della Metrò linea 6, che gli interventi da eseguire sia a Mergellina che a Campi Flegrei. A questo vanno ad aggiungersi i 45 lavoratori che l’azienda prevede di reimpiegare da metà dicembre sulla linea 1, quando entrerà in funzione la navetta Dante-Bovio della tratta bassa.
«Non è possibile – afferma il presidente regionale di Federconsumatori, Rosario Stornaiuolo – che a fronte del taglio sugli abbonamenti agevolati vengano anche soppresse corse per i napoletani. Si sta andando completamente nella direzione opposta rispetto a quella che servirebbe alla città – continua Stornaiuolo. Napoli ha un forte bisogno di una mobilità più potenziata, con maggiori linee e più corse notturne. Questi signori, invece, decidono di sopprimere corse e fermate, in virtù del loro bilancio negativo. Evidentemente non hanno saputo né gestire al meglio né trarre profitto dal sistema dei trasporti napoletano».
In queste ore la Federconsumatori Campania già ha attivato i propri legali, per constatare se ci dovessero essere margini per un ricorso collettivo. Intanto è repentina la risposta del Presidente Stornaiuolo a chi gli domanda cosa fare:
«Subito una manifestazione con i cittadini sotto alle funicolari, alle stazioni. Un presidio – dice il Presidente campano – con il quale informeremo anche i pendolari che non ne sono a conoscenza e paleseremo la nostra contrarietà a questa scure. Chiediamo un incontro con le aziende e il comune di Napoli – conclude Stornaiuolo – al fine di trovare una soluzione comune che non vada contro gli interessi dei cittadini ma soprattutto dei tanti pendolari che hanno sempre pagato il biglietto e sono sempre stati in regola. Proprio nei loro confronti tutto questo non è giusto».