In particolare, la Città di San Giorgio a Cremano ha preso parte attiva in due sessioni. Nella sessione parallela sul diritto al gioco, con la presentazione intitolata: “Istituzione del giorno del Gioco – Una proposta di legge nazionale”, redatta da Francesco Langella che ha terminato il suo intervento dicendo: “Affermare che la città deve essere il luogo del gioco dei bambini significa che è disponibile anche al gioco dei bambini. La città sarà città se permetterà a ciascun cittadino di esercitare i suoi diritti e le sue necessità evitando di chiudere le categorie più deboli in luoghi separati e specializzati.” Altra importante presenza della città di San Giorgio nella sessione degli strumenti di valutazione con uno Studio, elaborato dal Centro di ricerca internazionale dell’UNICEF – l’Innocenti Research Center, IRC, con sede anch’esso a Firenze – sul tema della Partecipazione di bambini e ragazzi nei diversi Paesi presi in considerazione dall’indagine. In Italia le due città selezionate sono state Firenze e San Giorgio a Cremano, in cui sono state condotte valutazioni sulle comunità attraverso un approccio partecipativo al fine di rafforzare la governance al livello locale.
Dopo gli appuntamenti di Bruges, Londra, Stoccarda e Rotterdam, questa è stata la prima volta che la Conferenza viene ospitata nell’Europa meridionale. “L’edizione di quest’anno – ha affermato l’assessore Bellocchio – è stata un’occasione per rinnovare anche l’attenzione dell’opinione pubblica italiana su temi cruciali per il benessere dei suoi cittadini più piccoli, grazie a occasioni di scambio, condivisione e confronto di esperienze con altre realtà europee e non solo .
La Conferenza è stata articolata in sessioni plenarie e panel di approfondimento sull’attuazione dei diritti dell’infanzia nelle città, con riferimento, in particolare, a quattro principali aree tematiche: i diritti alla partecipazione e al gioco; la povertà e l’esclusione nelle città; i bambini e i cambiamenti climatici; gli strumenti di valutazione e auto-valutazione per le “Città Amiche dei Bambini “.
Hanno partecipato più di 400 tra amministratori locali, operatori e ricercatori internazionali, rappresentanti di associazioni e organizzazioni non governative per presentare esperienze, studi e ricerche, confrontarsi sulle buone pratiche realizzate in tanti paesi del mondo, oltre che sui molti passi ancora da fare per rendere le città più vivibili e attente ai bisogni e ai diritti dei bambini.