Sono numerosi tra Napoli e provincia i progetti territoriali o di sistema fino a questo momento finanziati nell’ambito del Pon “Sicurezza per lo sviluppo – Obiettivo convergenza 2007-2013”, il programma operativo nazionale cofinanziato dall’Unione Europea che si propone di migliorare le condizioni di sicurezza in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia e di colmare il divario esistente con il resto dell’Italia dal punto di vista delle condizioni socio-economiche, della dotazione infrastrutturale e della diffusione dei servizi. Titolare del Pon Sicurezza è il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno. Il programma si articola su tre assi, ciascuno suddiviso in obiettivi operativi.
Dei progetti in fase di attuazione, 4 riguardano comuni della provincia napoletana. Il progetto “Centro polifunzionale Hesperia”, proposto dal Comune di Somma Vesuviana, approvato il 18 ottobre scorso, prevede – grazie ad un finanziamento di 2.197.730 euro – il recupero funzionale di un immobile di proprietà comunale al fine di ospitare un centro polifunzionale per immigrati dotato di quattro poli strategici: didattico-formativo, socio-sanitario, di mediazione linguistica, formativo e di inserimento lavorativo.
“Includere per crescere” è il titolo dell’intervento che consentirà al Comune di Sant’Antimo, grazie ad un finanziamento di 1.827.000 euro, la ristrutturazione di due stabili: uno, confiscato alla criminalità organizzata, ospiterà un centro polifunzionale con uffici e laboratori, il secondo sarà adibito a poliambulatorio sanitario presso il quale opereranno medici specialistici volontari e verrà svolta attività divulgativa tra gli immigrati in materia di prevenzione delle malattie, di igiene e di educazione alimentare.
Un finanziamento di 2.200.400 euro consentirà al Comune di Qualiano la realizzazione, su un terreno confiscato alla criminalità organizzata, di una depositeria giudiziaria e di una isola ecologica per lo stoccaggio differenziato dei rifiuti.
Il Comune di Acerra, grazie a 471.880 euro finanziati nell’ambito del Pon Sicurezza, ha avviato le procedure di gara per un intervento di carattere strutturale mirante al recupero di un complesso immobiliare, composto da due fabbricati con annesse aree circostanti in via Mulino Vecchio, ed al suo adeguamento igienico-funzionale per renderlo idoneo ad attività di aggregazione, integrazione sociale e formazione in favore degli immigrati soprattutto di etnia rom.
I progetti in fase di attuazione presentati dal Comune di Napoli sono 5. Grazie ad un finanziamento di 1.602.605 euro, nel centro storico della città si darà vita al recupero funzionale di un immobile di proprietà comunale al fine di ospitare un centro polifunzionale per immigrati presso il quale verrà curata l’alfabetizzazione socio-linguistica, la formazione professionale e di base nonché offerti servizi amministrativi e realizzate attività ricreative e culturali. In una fase avanzata sono due progetti relativi al recupero dell’ex scuola “Grazia Deledda” in via Cassiodoro a Soccavo, finanziati rispettivamente con 601.472 euro e 435.202 euro, consistenti in un intervento di carattere strutturale che mira al recupero dell’ex istituto, ove è già ubicato il centro di accoglienza temporanea per rom di etnia romena, al fine di renderlo idoneo ad ospitare ulteriori attività sociali e di aggregazione in favore degli immigrati. E’ stata indetta la gara d’appalto per il progetto che gode di un finanziamento di 698.805 euro che prevede il recupero funzionale di un immobile ubicato in via Cupa Signoriello, nel quartiere di Miano, da destinare ad attività sociali sottraendolo al degrado ed affermando in modo evidente la presenza dell’istituzione sul territorio. A buon punto il progetto per la riqualificazione della biblioteca Dorso a Secondigliano, che vede anche in questo caso il Comune di Napoli ente beneficiario: i lavori sono stati assegnati nei giorni scorsi e con un finanziamento di 1.280.554 euro si procederà al restauro della biblioteca intitolata a Gelsomina Verde, vittima innocente della camorra.
Altri progetti di sistema già approvati riguardano l’attivazione di nuovi impianti di videosorveglianza per il controllo del territorio, la realizzazione di sistemi ausiliari destinati al controllo del territorio lungo l’autostrada Napoli-Salerno e la formazione integrata tra gli operatori di sicurezza e altri soggetti che operano nell’ambito della sicurezza per il contrasto dei crimini ambientali. Per la Campania sono da utilizzare ancora 58 milioni di euro. “Una volta ottenuto il finanziamento – ha detto nel corso di un recente incontro presso la prefettura di Napoli l’autorità di gestione, prefetto Nicola Izzo – è indispensabile la sostenibilità dell’opera. Il mancato impegno delle delibere adottate rischia di comportare la rinuncia ai finanziamenti da parte degli enti beneficiari”. Il prefetto ha sottolineato la necessità “di un bilanciamento economico territoriale e di una rimodulazione dei progetti attraverso una equa ripartizione delle risorse tra le singole realtà”.