Castellammare, emergenza lavoro: occupazioni per Terme e Fincantieri

Emergenza lavoro a Castellammare: occupato lo stabilimento di Terme di Stabia e la sala consiliare di Palazzo Farnese dagli operai Fincantieri e dell’indotto.

Per quanto riguarda le Terme, si è trattata di una manifestazione già annunciata indetta dai sindacati Cgil e Uil. I lavoratori, infatti, sono senza stipendio da oltre quattro mesi in attesa che l’Asl Na3 Sud, principale cliente della società termale, stanzi i fondi per le prestazioni ricevute nei mesi scorsi. I sindacati hanno riferito che l’occupazione andrà avanti ad oltranza fino allo sblocco delle retribuzioni. Sempre oggi è attesa la nomina del nuovo presidente di Terme e l’approvazione del piano industriale di Sint, la partecipata che gestisce il patrimonio immobiliare del complesso.

I metalmeccanici, invece, questa mattina sono riusciti ad entrare nell’aula consiliare chiedendo un incontro col sindaco e aspettando invano i risultati di una conferenza dei capigruppo andata deserta. Bisogna ricordare che per la Fincantieri di Castellammare non ci sono state sostanziali buone notizie né impegni presi dalla Regione Campania per la costruzione del bacino durante il vertice di Roma del 28 ottobre scorso. Diverse spaccature sono maturate tra sindacati e lavoratori. Come se non bastasse, l’unico risultato utile portato a casa da Roma, ovvero la cassa integrazione prolungata per tutto il 2011, è stato adottato solamente da una ditta dell’indotto.

Per questo motivo, il primo cittadino Luigi Bobbio è tornato questa mattina a scrivere al prefetto di Napoli Andrea De Martino. Di seguito il testo della lettera.

“Gentilissimo signor prefetto,

con la presente Le chiedo di voler convocare con la massima cortese urgenza un tavolo di confronto che veda la partecipazione oltre che dello scrivente anche dei legali rappresentanti delle ditte dell’indotto industriale attivo nel settore della cantieristica stabile, di rappresentanti nazionali e locali di Unimpresa e dei rappresentanti delle principali sigle sindacali.

La mia richiesta e la sua urgenza sono motivate dal noto stato di tensione sociale nascente dalla grave e perdurante crisi occupazionale esistente in città che con il precipitare della crisi cantieristica ha raggiunto livelli preoccupanti.

Si rende necessario in questa prospettiva che Ella convochi il richiesto tavolo in quanto delle svariate decine di ditte dell’indotto stabiese a tutt’oggi solo una di esse ha siglato l’accordo per il rinnovo della cassa integrazione per i dipendenti occorrendo, pertanto, convocare tutte le altre per ottenere analogo comportamento.

Ritengo, infine, opportuno evidenziare che nel settore dell’indotto stabiese, da quello che viene riferito, non tutti i comportamenti aziendali sembrano ad oggi essersi ispirati ad un rapporto azienda-lavoratori completamente corretto.

In attesa di un Suo cortese riscontro Le porgo i miei più cordiali saluti”.

FF

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