Castellammare: multato un fantino in villa comunale. Polemiche tra Verdi e Pdl

Non si può cavalcare o condurre cavalli in villa comunale e sull’arenile di Castellammare. Lo prevede il Regolamento di Polizia Urbana, voluto dal sindaco Luigi Bobbio, redatto dall’assessore Luigi Mamone e approvato dal consiglio comunale stabiese. E c’è già la prima “vittima”. Nonostante entrerà in vigore solo il prossimo 25 novembre, qualche sera fa i vigili urbani hanno elevato il primo verbale in base alla violazione dell’articolo 15. Il fantino stabiese, dunque, dovrà pagare una multa per aver condotto il proprio animale quadrupede, diverso dal cane, in villa comunale e sull’arenile. E pensare che il regolamento aveva fatto discutere solo per il divieto di indossare abiti succinti.

«Finalmente il Sindaco di Castellammare – commentano il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli ed il presidente provinciale Carlo Ceparano – è riuscito ad attuare il suo regolamento contro minigonne, animali e bambini che giocano a pallone per strada. Un pericoloso cavallo è stato “preso” da un tenente dei vigili urbani mentre sgambava sul lungomare della città con il suo padrone ed ha avuto una multa. Adesso Bobbio – continuano i Verdi – sarà soddisfatto e potrà dedicarsi anche alle odiate minigonne “inguinali” o “mutandali”. Solo questo mancava alla sfortunata cittadina stabiese. Poveri cittadini. Noi confidiamo nel ricorso al Tar ma agli abitanti di Castellammare va tutta la nostra solidarietà per questa vicenda che va oltre il ridicolo».

Sul caso è intervenuto anche Geremia Paragallo, coordinatore cittadino del PdL Castellammare di Stabia. «Il clima del confronto a Castellammare di Stabia sta assumendo toni sempre più accesi, chi alimenta questo clima è, naturalmente, una sinistra forcaiola e despota che dimostra ancora oggi le difficoltà a metabolizzare un risultato elettorale che ne ha sancito un inglorioso disarcionamento dopo venti anni di mera gestione del potere. I verdi ironizzano sulla multa elevata dai vigili urbani al cavaliere che, impavido tra bambini ed anziani, cavalcava a mo’ di novello Diego De la Vega (Zorro). Ebbene, questo è un risultato che tantissimi cittadini auspicavano da tempo, infatti basta chiedere notizie, al comando dei vigili ed alla Capitaneria di Porto, in merito all’elevato numero delle segnalazioni che lamentavano l’utilizzo della villa comunale e dell’arenile, per le “romantiche cavalcate” di un nutrito gruppo di improvvisati ed improvvidi cavalieri. Distorcere la verità è un esercizio al quale ci hanno abituato da tempo questi Verdi con tutta la sinistra, in particolare quando hanno fatto credere ai cittadini stabiesi che sarebbe nato “Il Lido di Stabia”, trasformato successivamente in Stone con una concessione cinquantennale, come una operazione che avrebbe reso lo stabilimento balneare libero del “Frantoio” un gioiello per la città. La città di Castellammare di Stabia, ed i cittadini stabiesi hanno bisogno di vivere la quotidianità in maniera serena, ed il regolamento, letteralmente travisato ad arte nelle strumentali interpretazioni – conclude Paragallo – rappresenta un utile dispositivo che consente alla nostra polizia municipale di intervenire in qualsiasi circostanza».

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