Dal Don Orione a Sanremo…quando sboccia un fiore

La  musica non accompagna solo i testi delle canzoni, ma anche i gesti, quelli del corpo ad esempio, linguaggio muto che riempie lo spazio tra il suono e la parola. Nella dimora della canzone italiana anche la danza si prende il suo palcoscenico e per la precisione sarà il Palafiori che, durante la settimana più “de-cantata” del calendario artistico-culturale italiano, ospiterà Casa Sanremo. Quest’ultima è una location che ogni anno apre le sue stanze alle trasmissioni di appendice del Festival vero e proprio, quali Radio Italia solo musica italiana e La vita in diretta, con un seguito di giornalisti che supera le migliaia di unità. Ebbene, proprio il programma di Rai Uno, alloggiato sulla splendida terrazza del Palafiori, vedrà esibirsi la protagonista di “Mariuolo, mariuò”.

Jessica Piccolo non sarà sola in questa fantastica esperienza, ma al suo fianco danzeranno quattro ballerine con cui la giovane ercolanese ha fondato il JP Ballet Group. Le “magnifiche cinque” delizieranno la platea cimentandosi in uno spaccato dei balletti messi in scena dalle soubrettes di punta  degli spettacoli del sabato sera andati in onda dal 1960  al 2000. Casa Sanremo è anche un occasione di incontro eno-gastronomico oltre che artistico e sarà proprio nella giornata dedicata alla prelibatezze campane che Jessica darà vita alla sua performance. Molti giovani si sono imposti al grande schermo sfruttando le tante opportunità che la kermesse canora, ormai giunta alla sua 67° edizione, offre. Chissà che questo giovane germoglio non possa sbocciare proprio nella città dei fiori, sprigionando magari l’inebriante profumo del successo.

Cosa hai provato quando hai saputo della possibilità di esibirti in occasione del Festival? “Inizialmente quasi non ci credevo – risponde Jessica – pensavo fosse uno scherzo e per la verità ancora adesso non mi rendo conto della fortuna che ho avuto a poter usufruire di una occasione del genere. Al pensiero di salire su un palco tanto importante mi tremano le gambe,ma penso che quando sarò lì al play della musica la paura lascerà spazio alla mia voglia di arrivare”. Cosa pensi ti possa portare questa esperienza? “Ora non devo cadere nell’errore di credere di aver già raggiunto il successo,ma il Festival per me rappresenta solo un punto di partenza,una lezione da custodire nel mio bagaglio delle esperienze personali. Nel mondo dello spettacolo – conclude la giovane artista – la strada è molto ardua”.

Michele Di Matteo

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