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Pomigliano d’Arco, scoppia il caso Enam

Ancora tensioni a Pomigliano d’Arco, questa volta a tenere in apprensione lavoratori e rispettive famiglie, è il caso Enam. Infatti come un fulmine a ciel sereno, è piovuta durante l’ultima seduta ispettiva del consiglio comunale dello scorso giovedì 28 ottobre, la protesta vibrante di alcuni lavoratori dell’Enam, che avrebbero appreso di una voce riguardante 37 dipendenti in esubero della omonima S.p.A. comunale. Dalla protesta dei lavoratori, poi placata dall’intervento di alcuni agenti della polizia municipale, si è passati quindi alla bagarre tra maggioranza ed opposizione, con il consigliere Riccio del Pd che ha chiesto una interrogazione urgente sul caso, mentre il sindaco Russo, ha dichiarato di voler ricevere i lavoratori, ma solo dopo la conclusione dei lavori del consiglio comunale. Nel frattempo all’indomani della infuocata seduta del consesso civico, si è tenuta una conferenza stampa da parte dei vertici aziendali dove il presidente Enam Dr. Nicola Di Raffaele ha sottolineato l’importanza del gran lavoro svolto in questi 4 mesi dal suo insediamento e confermando la necessità di tagli al personale, poiché a parere dello stesso presidente Di Raffaele questa sarebbe una fase necessaria in quanto per i 37 dipendenti che rischiano il taglio “non ci sono più servizi per impiegarli” e che l’unica possibilità di salvaguardare questi 37 lavoratori secondo il presidente Enam dipende dalle scelte dell’unico socio di Enam S.p.A. ovvero, il comune. Intanto martedì si è tenuto un nuovo incontro tra i lavoratori,  il sindaco, il presidente dell’Enam Di Raffaele e l’assessore Piccolo per le politiche ambientali che già si era detto ottimista sulla risoluzione della vicenda esuberi. Purtroppo però, per motivi organizzativi interni alla redazione, nel momento in cui andiamo in stampa non conosciamo l’esito dell’incontro, ma naturalmente vi aggiorneremo sugli sviluppi della vicenda come sempre sia tramite l’edizione online, che sulla prossima edizione.

Massimo Venturi

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