A parte il fatto che, a quanto pare, neanche i notai stabiesi godono della fiducia del sindaco, prendiamo atto che un’operazione così importante sia stata conclusa senza l’approvazione del consiglio comunale, obbligatoria ai sensi dell’art. 42 del Testo Unico degli Enti Locali. D’altra parte, lo stesso sindaco aveva ripetutamente dichiarato in aula che ogni atto riguardante la fusione sarebbe stato preventivamente discusso in sede consiliare. Di fronte a tali comportamenti non si può non essere seriamente preoccupati per l’assoluta mancanza di democrazia e di rispetto delle regole e per il futuro della città e dei lavoratori, messi a rischio da operazioni di finanza creativa che non danno nessuna seria garanzia di salvaguardia della qualità dei servizi svolti per la città e dell’occupazione dei tanti lavoratori della Multiservizi.
Il presidente dell’associazione “Costruiamo”
Rosa Cuomo