Il Napoli perde per 3-1 contro il Liverpool, ci pensa Lavezzi ad illudere i settemila tifosi napoletani accorsi in massa all’Anfield Road segnando il goal del vantaggio. Poi nel secondo tempo ci pensa il capitano dei reds Gerrard a riportare gli azzurri sulla terra, segnando una tripletta con la complicità dell’ex Dossena, il peggiore in campo, e dell’ingenuo Aronica.
La partita è subito avvincente con il Liverpool che cerca di fare il gioco e aggredire il Napoli. Il pressing degli uomini di Hodgson dura poco perché i partenopei occupano bene gli spazi. Lavezzi è subito protagonista è lui che irride gli azzurri e trascina la squadra con strabilianti accelerazioni, al 16′ è proprio il “Pocho” che potrebbe segnare. Ma il Napoli non molla e il Pocho lanciato da Cavani di testa si invola nello spazio verso la porta e trafigge Reina. Napoli in vantaggio e i settemila tifosi azzurri fanno festa sugli spalti. Il gol fa risvegliare anche il Liverpool che cerca subito il pareggio con Ngog. Il primo tempo si chiude con il Napoli in vantaggio, ma l’amara realtà si nasconde dietro l’angolo per gli uomini di Mazzarri.
Nel secondo tempo Hodgson si gioca la carta Gerrard che poi risulterà essere l’uomo partita. Il Napoli rimane negli spogliatoi e mostra in campo un atteggiamento rinunciatario, la stamina adrenalinica dell’Anfield Road dura solo un tempo per gli uomini di Mazzarri. Il Liverpool continua a spingere e nonostante gli azzurri siano ordinati è proprio Gerrard ad andare vicino al gol al 70′ su calcio di punizione che esce di pochissimo. Poi ci pensa Dossena con un clamoroso errore in fase difensiva ad infrangere il sogno, il capitano del Liverpool sfrutta l’errore imperdonabile dell’esterno azzurro e al minuto 75 pareggia. Il Liverpool, però, non sembra appagato dal pareggio: Hodgoson lancia nella mischia anche Ecclestone e Lucas al posto di Poulsen e Ngog. Con il passare del tempo il Liverpool alza i ritmi e sfrutta ancora un’ingenuità questa volta con la compartecipazione di Aronica, che affronta Johnson fallosamente e lo stende in piena area. Per l’arbitro Fautrel è rigore e Gerrard dal dischetto non fallisce. Anfield fa festa e comincia a cantare sulle note di note di “You’ll never walk alone”. Ma c’è ancora tempo per un altro gol dei reds, Dossena regala un pallone a Gerrard che solo davanti a De Sanctis non sbaglia. Gerrard 3 Napoli 1, si chiude il match e tutti a casa.
Questa doveva essere la partita di Hamsik, invece si è rivelato completamente assente ingiustificato in campo, doveva essere la gara che avrebbe dovuto togliere i dubbi ai tanti tifosi sulla campagna acquisti partenopea ed invece non è stato così. Con questo risultato le risposte crediamo che siano state date ampiamente, il Napoli nel primo tempo vinceva 1-0 contro la primavera del Liverpool, poi nel secondo tempo è bastato un solo titolare di questa squadra, il capitano dei reds Steven Gerrard, per mandare in frantumi il sogno partenopeo. Allora ci domandiamo questo Napoli per quanto avrebbe perso se in campo ci fossero stati, Torres, Kuyt, Lucas, Agger, Fabio Aurelio, Cole, Babbel e Maxi Rodriguez? Non si può pensare di raggiungere la Champions se si continua a perdere le partite per le stesse ingenuità difensive, vedi Dossena e Aronica. Non si può continuare ad illudere i tifosi, questa squadra non è all’altezza dell’Europa. A gennaio bisogna comprare quei campioni che non sono stati acquistati nel mercato estivo, per far sì che ci sia il fatidico salto di qualità e cercare almeno di riconfermarsi in Europa League.
Cosimo Silva