“Dai primi dati in nostro possesso – sottolinea Amendolara – possiamo escludere qualsiasi nesso tra questo fenomeno e la presenza della discarica, tra l’altro molto distante dalla proprietà in questione. Secondo i nostri esperti si tratta di una forma parassitaria, causata da un acaro eriofide, “Eriophydes sheldoni”, detto delle meraviglie, che vive principalmente sulle piante di limoni, si deposita sulle gemme e provoca questo tipo di deformazioni nel frutto.
“Paradossalmente questi parassiti si formano proprio nel caso di piante assolutamente non trattate, tanto che si potrebbe definire questo limone, anche se strano da vedersi, un prodotto <biologico>.
“ L’Osservatorio sulla sicurezza alimentare, che monitora costantemente i nostri prodotti, garantisce che non ci sono preoccupazioni. Lo stesso ARPAC ha già scongiurato qualsiasi forma di contaminazione. La nostra regione è quella che, più di altre, controlla e monitora tutta la filiera agroalimentare. Le emergenze sono sotto controllo, e circoscritte, non c’è alcun allarme che, in questo momento, metta in discussione la qualità e la sicurezza dei nostri prodotti”, conclude Amendolara.