«Per affrontare seriamente e definitivamente il problema rifiuti occorre un servizio innovativo che abbia come obiettivo l’aumento della raccolta differenziata mantenendo il costo del servizio entro termini ragionevoli, permettendo così al cittadino di pagare una tariffa in base ai rifiuti effettivamente conferiti». Ne è convinto pienamente Catello Filosa, rappresentante area stabiese e monti Lattari per l’associazione ProNatura. «L’emergenza di questi giorni – afferma Filosa – a Gragnano appena si intravede. Non deve farci scoraggiare anzi, bisogna rinnovare l’impegno ed incentivare comportamenti sempre più corretti, penalizzando quelli scorretti, e istituire un servizio di sorveglianza ambientale di repressione del vandalismo eventualmente col supporto di associazioni presenti sul territorio, che non demotivi, come spesso accade in occasioni delle emergenze, chi ha voglia di continuare a fare bene». Occorre ricordare che le normative vigenti, nazionale e regionale, stabiliscono l’obbligo dell’incremento della raccolta differenziata, che rappresenta una priorità, anche perché è un elemento necessario per contribuire ad un uso più razionale delle risorse. Il mancato rispetto di tali obiettivi è anche sanzionato dal punto di vista economico, in quanto i cittadini dei comprensori che non raggiungono le percentuali minime prestabilite sono tenuti a pagare una “sovrattassa” per lo smaltimento in discarica di rifiuti prodotti. Per ridurre i costi, il prof Filosa individua un servizio innovativo che abbia come obiettivo l’aumento della raccolta, permettendo al cittadino di pagare una tariffa in base ai rifiuti effettivamente conferiti. «Il nuovo servizio – spiega – dovrebbe prevedere, ad esempio, l’eliminazione di tutti i cassonetti stradali finora utilizzati per la raccolta dei rifiuti, preferendo il porta a porta. Inoltre, predisporre una serie di mini isole ecologiche per la raccolta differenziata di carta, vetro, plastica, alluminio, acciaio, e per la raccolta indifferenziata. Importante – aggiunge Catello Filosa – anche l’individuazione di almeno tre isole ecologiche di 2 mila metri quadrati ciascuna, completa, per la raccolta differenziata e indifferenziata tranne ovviamente l’organico, per una utenza massima di 10 mila cittadini, dove confluiscono gli inerti, come mobili, elettrodomestici, ferro, legno, materiale elettrico ed elettronico. I contenitori, poi, dovrebbero essere utilizzati esclusivamente attraverso una carta magnetica, in dotazione ai residenti, che consente di identificare la persona che conferisce i rifiuti, attribuendole così il quantitativo sul quale calcolare il costo. Essendo i contenitori provvisti di sensori, lo svuotamento avverrà unicamente nel momento in cui i bidoni saranno colmi, il che comporterà la riduzione dei passaggi dei camion di raccolta e di conseguenza l’abbattimento dei costi: con meno mezzi pesanti in movimento, meno scarichi inquinanti in atmosfera, e meno spese di carburante. Infine, bisognerebbe individuare i proprietari di giardini o di terreni assegnando loro una compostiera per il conferimento dell’umido da destinare alla pratica del compostaggio domestico, in modo da ridurre la quantità dei rifiuti indifferenziati». L’eliminazione dei vecchi cassonetti stradali e la diffusione di mini isole ecologiche senz’altro apporteranno un miglioramento al decoro ambientale dell’intero territorio. Un progetto non irrealizzabile, per il quale, secondo Catello Filosa, c’è bisogno della collaborazione di tutti. «Innanzitutto i cittadini che devono ben recepire il messaggio degli amministratori pubblici che devono agire attraverso una convinta, seria e permanente campagna di informazione, anche attraverso campagne pubblicitarie presso scuole, parrocchie e condomini, anche grazie alle associazioni presenti sul territorio. Accanto a queste iniziative rivolte agli utenti, occorre anche un momento di formazione del personale – conclude il referente di ProNatura – per prepararlo non solo a svolgere con competenza il nuovo servizio, ma anche, per quanto possibile, ad aiutare i cittadini a rispondere adeguatamente alle nuove modalità di raccolta».
Dario Sautto