I Comuni vesuviani contro la chiusura degli ospedali previsti dalla Regione

Il comune protesta contro il nuovo piano di rientro sanitario avviato dalla Regione, che prevede la diminuzione della spesa attraverso la chiusura di diversi ospedali con la riduzione dei posti letto. I comuni di San Giorgio a Cremano, Portici, Ercolano, San Sebastiano al Vesuvio e Torre del Greco gridano ad alta voce il loro disappunto per la molto probabile chiusura dell’ospedale Maresca di Torre del Greco e dell’Apicella di Pollena Trocchia. «Caldoro parla di razionalizzare, ma da quando razionalizzare significa ledere il diritto alla salute dei cittadini, quello dei sangiorgesi e dell’intera area vesuviana non si tocca». E’ quanto denuncia Mimmo Giorgiano, sindaco di San Giorgio a  Cremano. «I disagi arrecati sarebbero intollerabili- aggiunge Giorgiano – non capisco come abbiano potuto pensare di chiudere un ospedale completo di ogni reparto. Le leggi esistono ma possono essere modificate ed è proprio quello che auspico accada presto. In gioco c’è la salute di 500mila persone».  Se è vero che a Ponticelli, quindi  molto vicino alla cittadina che diede i natali a Massimo Troisi, sta sorgendo il modernissimo Ospedale del Mare, se e quando verrà ultimato, c’ è anche da dire che la città vesuviana fa capo all’Asl Napoli 3 e non all’Asl Napoli 1, in cui ricade la nuova struttura: ciò vuol dire che quando ad un cittadino residente in quest’area capiterà di sentirsi male, l’ambulanza non potrà portarlo nell’ospedale che si trova a pochi minuti di viaggio ma sarà costretto a trasportarlo a Booscotrecase. Una vera e propria trasferta, insomma, che  metterebbe a serio rischio la vita stessa del malcapitato. «Alla Regione  Campania chiediamo di riconsiderare le proprie decisioni e prestare la dovuta attenzione alla cittadinanza ed alle sue necessità», conclude Giorgiano. Sia maggioranza che opposizione in consiglio comunale esprimono solidarietà all’iniziativa del sindaco. «Pensiamo ai malati cronici o a coloro che hanno bisogno di recarsi spesso in ospedale per farsi curare – dice Ciro Di Giacomo, consigliere  del Pdl – un calvario che avrebbe il sapore di una beffa difficile da giustificare visti i tanti soldi che ogni anno vengono investiti nella sanità campana».

Claudio Di Paola

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