“Rischio deterioramento del bagaglio di esperienza giuridica”, il Csm nega a Bobbio la consulenza al ministro Meloni

Troppi magistrati inseriti nei ranghi della Presidenza del Consiglio e dei Ministeri e dunque fuori dal lavoro giudiziario: 21 in totale le toghe fuori ruolo. “Un numero già consistente” per il Consiglio Superiore della Magistratura, che ha negato la possibilità al sindaco di Castellammare Luigi Bobbio di assumere l’incarico di consigliere giuridico del ministro della Gioventù Giorgia Meloni, di cui era già comunque capo di gabinetto.

Bobbio, che dall’aprile scorso è sindaco a Castellammare di Stabia, è in aspettativa dalla magistratura dal 2001: prima per mandato parlamentare, poi con un incarico di collaborazione con la Camera dei Deputati e dal 2008 come capo di gabinetto della Meloni. Ha già passato troppo tempo fuori dalla magistratura e questo ”determina il rischio di un definitivo deterioramento” del suo ”bagaglio di esperienza giuridica”, ha ragionato il Csm, negandogli il proprio consenso al nuovo incarico e imponendogli di tornare a fare il pm alla procura di Napoli, dove lavorava prima di cominciare l’esperienza politica con An.

Di fondo, per il Csm, “c’è l’interesse dell’amministrazione della giustizia a riappropriarsi dell’attivita’ di un magistrato ordinario. Tanto più in un momento storico di gravi difficoltà nella copertura degli organici soprattutto degli uffici di procura”.

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