Torre Annunziata: fa ancora discutere il “Discarica Day”

Le manifestazioni di piazza in diciotto città del vesuviano (inclusa Torre Annunziata) continuano a far discutere sia in chiave positiva che negativa.

Secondo una larga parte dell’opinione pubblica, iniziative come il “Discarica Day”, organizzata il 30 ottobre scorso dal “Coordinamento dei Comitati dei Movimenti Antidiscariche dell’area vesuviana”, hanno avuto un ampio effetto per mostrare alle autorità provinciali e regionali qual è realmente la voce del popolo campano e quali sarebbero le scelte giuste da effettuare sul territorio.

Altra parte dell’opinione pubblica, invece, sarebbe più propensa a una rapida risoluzione della questione rifiuti, dunque a un adeguamento della cava di Sari e a una possibile ricerca di un nuovo sito in cui smistare i rifiuti del vesuviano.

Va ricordata inoltre una terza scelta, che potrebbe rappresentare una possibile opportunità per risolvere l’emergenza in Campania. L’idea è lanciata dal Presidente della Regione Caldoro che propone, al posto di enormi siti come cava Sari e cava Vitiello, delle discariche zonali, seguendo quindi il modello del Veneto della Lombardia e dell’Emilia Romagna. Anche in questo caso però sono nate molte polemiche. Alcuni infatti temono che persino la provvisoria apertura di cava Sari, potrebbe distrarre nuovamente la popolazione offrendo la nuova illusione di un miracolo napoletano, e dunque quella che sarebbe una discarica provvisoria rischierebbe col diventare una nuova discarica permanente.

Il PD di Torre Annunziata, memore degli accadimenti dei giorni scorsi, pubblica un manifesto: “Le meravigliose e pacifiche manifestazioni della popolazione vesuviana hanno obbligato il Governo a trattare. La penosa scena di Berlusconi e Bertolaso che promettono l’ennesimo miracolo con i sindaci che supinamente applaudono è stato uno spettacolo veramente indecente! Non c’è stata nessuna vittoria!
I primi cittadini hanno buttato la maschera ed hanno firmato la nostra condanna a morte. Accettando un accordo dove non si parla di soluzioni definitive e strutturali all’emergenza rifiuti hanno offeso la nostra dignità. […] Il Partito Democratico chiede la chiusura immediata e la bonifica della discarica SARI ormai già satura e la non apertura di Cava Vitiello.”

Gioacchino Iuzzino

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