Anche nell’Università degli Studi di Salerno, il giorno 9 novembre p.v. si commemorerà il XXI anniversario della Caduta del Muro di Berlino: sarà predisposto, infatti, nelle vicinanze del bar della facoltà di Lettere, un banchetto dove verrà distribuito materiale illustrativo ed, in più, saranno montati due pannelli che durante lo svolgimento della manifestazione saranno decorati, grazie la collaborazione con il brand “Malati”. La volontà di Azione Universitaria di dar vita ad un momento di commemorazione della Caduta del Muro di Berlino, è frutto di un’attenta e doverosa riflessione da fare anche all’interno dell’Ateo su come è cambiato lo scenario politico attuale e per porre ancora all’attenzione degli studenti quelle situazioni di libertà negate che si vivono in alcuni paesi del mondo, Cina e Cuba in primis.
Il Presidente Provinciale del movimento studentesco universitario, Giuseppe Corrado, a tal proposito dichiara:
“E’ giusto e doveroso portare anche all’interno dell’Università il ricordo di quest’evento, che ha cambiato radicalmente il mondo attuale: nonostante la data del 9 novembre sia, per legge, un giorno da ricordare quale “Giorno della Libertà”, il nostro Ateneo non si è mai preoccupato di festeggiare degnamente tale accadimento, andando contro ad un legge di Stato. Noi, come Azione Universitaria, nel nostro piccolo, cercheremo di ricordare al meglio tale evento di Libertà facendoci portatori di quella storia nata a Berlino e che mai cesserà: lo spirito dei giovani berlinesi, infatti, vive ancora in noi per urlare, ulteriormente al mondo la propria rabbia nei confronti di quei regimi totalitari che negano i diritti fondamentali ad ogni individuo. E’ questo il caso infatti della Cina che al mondo civile si apre solo in termini economici ma non in termini di diritti: non a caso il premio nobel cinese è incarcerato per aver espresso il proprio dissenso nei confronti del regime maoista e per aver denunciato gli abusi che lo Stato fa nei confronti i ogni uomo. Il nostro quindi è anche un messaggio di pace e di speranza nei confronti di tutte le popolazioni sfruttate.
Voglio infine ringraziare anche il brand “Malati” per la loro disponibilità a collaborare con noi affinché tale manifestazione avesse un senso ed una partecipazione maggiore: grazie a loro, infatti, possiamo creare qualcosa di veramente alternativo e diverso che, in sintonia con il vento di libertà che spirava davanti a quel mostro di cemento, ci consente di intendere l’arte in modo nuovo a servizio della comunità come prima forma d’espressione della volontà degli individui”.