L’1-0 che la formazione di Vigor Lamezia rifila ai torresi è una mazzata in pieno volto e come per incantesimo la Turris diventa nuovamente irriconoscibile. Il perentorio 4-1 col quale gli uomini del neo-tecnico Mandragora si erano imposti sul Marsala nel turno infrasettimanale aveva illuso tutti,ma i biancorossi devono faticare ancora molto per poter uscire da questo tunnel che sembra non finire mai. Dopo un inizio gara di studio sono i padroni di casa a produrre la prima sortita offensiva, la quale porta subito ad un calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Laviano, ma Prete indovina l’angolo e per un attimo Russo e co pensano di poter rivedere la luce. L’ipotesi si perde in un sogno,perché gli ospiti non sono in grado di impensierire in alcun modo l’avversario, che pure non appare un fulmine di guerra. Tuttavia prima che il direttore di gara mandi i giocatori negli spogliatoi, il Sambiase sfiora il raddoppio per due volte,ma in entrambe le occasioni la mira sbilenca dei tiratori regala ancora una speranza alla Turris. Speranza frantumata dopo cinque giri di lancette proprio da Laviano,che si fa così perdonare l’errore dal dischetto: tempestivo il suo guizzo sotto porta sul cross basso di Mandarano. A nulla servirà l’assedio finale dei corallini,peraltro dettato più dal cuore che dalla testa. Il punteggio resta fermo sull’1-0 fino al 90’ e per la Turris è quasi una condanna. Mandragora così commenta la prova dei suoi: “E’ uno stop che non cambia i nostri programmi, l’obiettivo resta sempre quello di vincere tutte le partite che disputiamo. Eravamo un po’ stanchi mentalmente, perché mercoledì abbiamo speso molto per cercare di ottenere una vittoria che mancava da molto tempo”. Prossimo avversario di turno sarà l’Hinterregio, col quale i vesuviani condividono lo stesso numero di punti in classifica,quattordici in undici match. La compagine casertana viene da un pareggio per 0-0 con l’Atl.Nola. Intanto la società fa sapere, tramite comunicato stampa, che ha concluso di comune accordo il rapporto di lavoro col centrocampista Antonio Amarante, giunto alle pendici del Vesuvio nella campagna acquisti estiva.
Michele Di Matteo