«Questi aumenti – afferma Rosario Stornaiuolo – riguardano solo le regioni meridionali, sulla scorta dell’idea che al mezzogiorno ci sono più imbroglioni». Una giustificazione falsa, soprattutto se si considerano i dati dell’ultimo rapporto Aci-Istat del 2008 (Allegati). «È un problema sociale e politico di discriminazione – continua Stornaiuolo. Siamo di fronte ad un caso di razzismo delle assicurazioni e abbiamo intenzione di aprire una grande vertenza, che parte da Napoli ma che sia condivisa da tutto il nazionale. Chiederemo ai nostri parlamentari di prendere provvedimenti in difesa dei cittadini del sud che li hanno votati. Questo aumento e queste disdette – conclude Stornaiuolo – portano una parte dei meridionali a stare contro legge. La gente di Napoli vuole il diritto ad essere assicurato, il 300% in più non è un diritto».
La Federconsumatori Campania è partita con un attacco, proprio perché la compagnia non violi il diritto a contrarre, elaborando anche atti di messa in mora per contestare la tardività della disdetta massiva fatta dall’Ina Assitalia.
«I veri danneggiati – ha dichiarato il Vice Presidente nazionale, Francesco Avallone – sono coloro che non fanno sinistri. Abbiamo chiesto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, un supplemento d’indagine, ampliandola al tentativo di escludere gli assicurati dal sud Italia e gli aumenti arrivati al 300%. Inoltre – continua Avallone – abbiamo messo in moto un atto di citazione alle compagnie inadempienti. Questi aumenti così indiscriminati sfiorano l’usura – ribadisce Avallone. Solo la riparazione senza il passaggio di danaro può sconfiggere il gonfiamento dei sinistri, la criminalità, tutta la filiera di chi ci guadagna e gli speculatori. L’Rc Auto diventa un peso enorme per le famiglie, sono soldi che si tolgono al consumo – conclude Avallone – soldi che si strappano alla ripresa economica. Chiederemo una mobilitazione generale».
Mentre gli avvocati Campani stanno già accogliendo persone e inviando i ricorsi, la Federconsumatori Nazionale ha disposto tre richieste sui tavoli di contrattazione per risolvere il problema: Vietare la cessione dei sinistro, proposta fatta all’Isvap e all’Ania; Stabilire la soglia del premio che, una volta superata, è pari a vietare l’obbligo a contrarre; Creare una banca dati dell’Isvap, per i cattivi assicuratori (paventata per gennaio). Queste proposte già sono al vaglio degli enti preposti. Partita, inoltre, anche la raccolta di firme da inviare alla “Commissione Europea Concorrenza, mercato e consumatori”, contro la discriminazione economica e sociale in essere nei contratti di assicurazione RC Auto da parte delle assicurazioni ed alla quale sono soggetti i cittadini italiani residenti nel sud Italia rispetto ai residenti al nord.